È stata inaugurata lo scorso 28 ottobre la nuova area Spazio al Museo Nazionale
della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano: un’attesissima esposizione
permanente dedicata allo Spazio e all’Astronomia, dove immergersi in storie e
tecnologie relative all’esplorazione del cosmo. Affascinanti
oggetti originali e inediti, esperienze interattive, approfondimenti e
curiosità affiancano l’unico
frammento di roccia lunare presente
in Italia, raccolto nel 1972 dalla missione Apollo 17.
Un avvenimento epocale per un luogo più unico che raro, realizzato con
il contributo di partner istituzionali e privati tra cui aziende italiane leader
nel settore aerospaziale.
“L’inaugurazione dell’area Spazio è un evento
speciale” ha dichiarato Fiorenzo
Galli, Direttore Generale del Museo
Nazionale della Scienza e della Tecnologia “perché si tratta di un’esposizione di grande fascino, molto richiesta e
attesa dai nostri pubblici. Fa parte della nostra missione raccontare le
frontiere della ricerca e della tecnologia. L’esplorazione spaziale risponde a
un bisogno dell’umanità di conoscere l’ignoto ma ha anche importanti ricadute
sulla nostra vita che i cittadini devono conoscere. In questo settore il
contributo dell’Italia in termini scientifici e industriali è di grande rilievo
e la nostra esposizione intende valorizzarlo. Siamo inoltre orgogliosi di poter
rendere visibile per tutti il frammento di roccia lunare portato a Terra dalla
missione Apollo 17, l’ultima in cui l’uomo ha messo piede sulla Luna, ed
esposto grazie al contributo di oltre mille sostenitori”.
“L’esplorazione spaziale si sta riaccendendo
dopo una fase di rallentamento” ha commentato Giovanni Caprara, curatore della nuova esposizione e Presidente Italian
Space Society ”e nuove missioni sono
all’orizzonte. Entro l’anno compirà il primo volo la nuova capsula Orion della
Nasa destinata a portare gli astronauti oltre l’orbita della stazione spaziale
internazionale e verso gli asteroidi, la Luna e in prospettiva Marte. La Cina
prepara altri sbarchi di sonde automatiche sulla Luna e la Russia guarda al
nostro satellite naturale per le nuove strategie. L’Esa europea sta per
lanciare missioni verso Marte e Mercurio. L’Asi italiana condivide queste sfide
della scienza e della tecnologia comprendenti dai vettori spaziali
all’osservazione della Terra impegnando il mondo industriale alla frontiera
della conoscenza. La nuova area Spazio del Museo Nazionale della Scienza e
della Tecnologia Leonardo da Vinci seguirà con le sue iniziative le nuove
imprese proiettate nel futuro. Nello stesso tempo racconta la partecipazione
dei nostri scienziati e tecnologi alle grandi esplorazioni spaziali compiute
negli ultimi cinquant’anni le quali hanno collocato l’Italia tra le nazioni
protagoniste dell’avventura cosmica”.
“Sono molto orgoglioso” ha commentato
intervenendo all’inaugurazione Eugene
Cernan, comandante della missione Apollo 17 e brand ambassador Omega “che un campione lunare riportato dalla nostra
ultima missione sia esposto e condiviso con tutti coloro che visitano il Museo
della Scienza e della Tecnologia di Milano. L’apertura di questa nuova
esposizione interattiva sarà d’ispirazione ai giovani per sognare e accrescere
il loro interesse verso l’esplorazione spaziale”.
L’area Spazio si trova accanto alla Galleria Leonardo nell’Edificio
Monumentale del monastero olivetano in cui ha sede il Museo. Racconta quattro
secoli di ricerca astronomica e spaziale, da Galileo ai giorni nostri con uno
sguardo anche al futuro.
Attraverso due nuclei
principali, Osservare lo Spazio e Andare nello Spazio, il visitatore viene
accompagnato in questa esplorazione cosmica. I temi sono presentati secondo una modalità immersiva, interattiva e
fortemente suggestiva grazie a Samsung, partner tecnologico del progetto,
che mette a disposizione dei visitatori della nuova area i propri dispositivi e
soluzioni all’avanguardia.
La prima parte dell’esposizione racconta l’osservazione dello Spazio dalla
Terra con un particolare focus sugli
“strumenti del mestiere” e sulle attività dell’astronomo del passato e della
contemporaneità: osservare, misurare, interpretare e rappresentare gli oggetti
celesti e lo Spazio nel suo insieme. Vengono esposti affascinanti oggetti originali tra cui i due globi
celesti e i due terrestri di Coronelli e Moroncelli del XVII secolo, il modello di legno dell’Osservatorio
Astronomico di Brera, il settore equatoriale di Sisson del
1774 - usato per i
primi studi di Urano e per la scoperta dell’asteroide Esperia, prima scoperta
scientifica dell’Italia unita ad opera di Giovanni Virginio Schiaparelli. Le
postazioni interattive, progettate dal Museo insieme a ETT, mostrano ad adulti
e bambini il mondo dell’astronomia nella sua concretezza e attualità.
Il visitatore entra poi in contatto con le tecnologie che permettono di
esplorare lo Spazio e migliorare la conoscenza del Cosmo e della Terra, oltre
che attivare servizi indispensabili per la vita di tutti i giorni. Viene
introdotta inoltre la dimensione umana della conquista dello Spazio: da un lato
i personaggi, gli oggetti, l’avventura e il sogno, dall’altro l’esperienza
dell’ISS (International Space Station) e la
professione dell’astronauta. Poiché i viaggi nello Spazio sono parte dell’immaginario
collettivo, non mancano riferimenti alla letteratura, al cinema e ai
videogiochi. Grazie alla partnership con Destiny
sono esposti tre artwork e un’intervista esclusiva: per la prima volta un museo
italiano di ambito scientifico espone in una collezione permanente contenuti
speciali inerenti a un videogioco.
Sono qui esposti
l’imponente Z9 - uno dei tre stadi del
lanciatore Vega, il satellite San
Marco per lo studio dell’atmosfera, il
satellite Sirio per le telecomunicazioni e alcuni straordinari oggetti
legati alle missioni lunari, tra cui la
rarissima tuta Krechet che avrebbe dovuto essere indossata dai cosmonauti
russi nel progetto poi abbandonato di sbarco sulla Luna. È inoltre riprodotta una porzione della Stazione
Spaziale Internazionale con la cupola e una ricca selezione di contenuti
legati a questo eccezionale laboratorio nello Spazio. Tra un countdown di
lancio e i satelliti in sospensione, il visitatore può confrontarsi con le
tecnologie fornite dalle aziende partner che permettono di raggiungere e
lavorare nello Spazio.
Lungo il percorso di visita 27
postazioni multimediali Samsung, che includono large screen full HD,
monitor Touch professionali e tablet, consentono di approfondire la conoscenza
dello Spazio e la storia dell’Astronomia e di simulare in modo realistico
l’osservazione e l’esplorazione del cosmo. Inoltre, grazie ad un’applicazione
mobile Android, è possibile accedere a contenuti multimediali esclusivi.
Spazio
Museo della Scienza e della
Tecnologia Leonardo da Vinci
Via San Vittore 21, Milano
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