venerdì 14 novembre 2014

STYLE_Il giardino di seta di Kinloch





Per la prossima primavera-estate Kinloch ci accoglie in una stilosa pagoda, per illustrarci i suoi nuovi racconti.
Le sete si popolano di animali in un viaggio animato per luoghi d’incanto. Spuntano civette. Mucche dalla amata Scozia. Si arriva poi in mongolfiera nella magica Sicilia, in cui gechi sembrano essere appoggiati a prendere il sole e libellule volare tra fiori rampicanti. Zagare compaiono in distese blu mare. Tartarughe camminano lentamente, intrecciando labirinti di piante e fiori. Esotici pappagalli prendono il volo in cerchio. Statue pompeiane preservano racconti di secoli passati, con sagittari che spuntano da templi di paesi lontani, popolati da scimmie, elefanti, tigri.
La mano di Marco Herbertson non si ferma, i disegni continuano inesauribili, senza mai abbandonare la sua intuizione iniziale, di un magico patto siculo-nipponico.
La collezione presenta stole e foulards per lei, cravatte e pochette da taschino per lui. Dulcis in fundo, le nuovissime camicie disegno foulard.
Tessuti sempre comaschi, ça va sans dire: sete, cotoni, lane, tutto made in Italy, così come le produzioni, prima fra tutte quella delle camicie realizzate nelle migliori sartorie napoletane.
In breve tempo Kinloch si è ritagliato un ruolo di spicco nel panorama internazionale del costume, affermandosi nei top shop italiani ed esteri, con particolare attenzione ricevuta da parte del mercato giapponese, che lo ha inserito nei maggiori stores del paese.
Neo-brand del lusso firmato dell’italo scozzese Marco Kinloch Herbertson, la sua storia muove i primi passi in Sicilia, presso la dimora settecentesca della moglie Antea Brugnoni Alliata, discendente di un’antica famiglia siciliana e appassionata conoscitrice del mondo arabo. Un’avventura alla ricerca di un design dal sapore originale e, al contempo, retro con cui ottenere una visibilità internazionale.
Le novità di Kinloch possono essere seguite sul sito www.kinloch.it o sulla pagina FB www.facebook.com/pages/Kinloch.


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