martedì 4 novembre 2014

PEOPLE_Steve McCurry








Steve McCurry da oltre trenta anni è una delle voci più iconiche della fotografia contemporanea a cui si devono innumerevoli copertine sulla stampa internazionale, più di una dozzina di libri e una infinita serie di mostre personali che portano
il suo nome nel mondo.
Nato in un sobborgo di Philadelphia, Pensilvania, McCurry studia alla Pennsylvania State University, prima di iniziare a collaborare con un quotidiano locale.
 Lavora diversi anni come freelance, compie il primo dei suoi successivi numerosissimi viaggi in India.
Con poco più che una sacca di vestiti ed una di pellicole, attraversa tutto il subcontinente, ed esplora il paese con la sua macchina fotografica.
Dopo un certo numero di mesi di viaggio decide di sconfinare in Pakistan.
Qui incontra un gruppo di rifugiati Afgani, che lo travestono e lo portano all’interno del loro paese, proprio nel momento in cui l’invasione russa chiudeva il confine
e gli accessi a tutti i giornalisti occidentali.
 McCurry si unisce per settimane ai Mujaideen, ne riemerge, barbuto in abiti tradizionali, usurati dalle condizioni atmosferiche, per portare al mondo le prime immagini del conflitto in Afghanistan, in grado di dare alla questione afgana un volto umano da cui non si potrà prescindere.
Da allora McCurry non ha mai smesso di creare immagini mozzafiato attraverso i sei continenti nei rispettivi innumerevoli paesi.
 Il suo lavoro spazia dai conflitti, alle etnie in via di sparizione, dalle antiche tradizioni alle culture contemporanee, centrando sempre il suo lavoro su quei valori umani che hanno reso tanto potente il ritratto della sua ragazza Afgana.
McCurry ha ricevuto alcuni dei maggiori riconoscimenti mondiali come la Robert Capa Gold Medal, il National Press Photographers Award, nessuno prima di lui aveva vinto quattro World Press Photo. E’ stato insignito del cavalierato delle Arti e delle Lettere in Francia dal presidente della Repubblica francese e, nel 2014, della Medaglia d’oro alla carriera dalla Royal Photographic Society di Londra.

Numerose, infine, le pubblicazioni tra cui si citano The Imperial Way (1985), Monsoon (1988), Portraits (1999), South Southeast (2000), Sanctuary (2002), The Path to Buddha: A Tibetan Pilgrimage (2003), Steve McCurry (2005), Looking East (2006),
In the Shadow of Mountains (2007), The Unguarded Moment (2009), The Iconic Photographs (2011), and Untold: The Stories Behind the Photographs (2013).

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