Fino all’8 marzo 2015,
Palazzo della Ragione Fotografia di Milano presenta la prima mostra,
mai dedicata, a Walter Bonatti, uno
dei più grandi fotografi italiani. Promossa e prodotta dal Comune di Milano - Cultura, Palazzo
della Ragione, Civita, Contrasto
e GAmm Giunti, è realizzata a cura
di Alessandra Mauro e Angelo Ponta ed in collaborazione con l’archivio Bonatti.
Palazzo
della Ragione, il nuovo spazio espositivo interamente dedicato alla fotografia
in Piazza dei Mercanti, a due passi da
Piazza Duomo, dopo la mostra di Sebastião Salgado mette a fuoco la sua proposta
espositiva e culturale con questa importante rassegna dedicata alla figura del grande
esploratore e pensatore Walter Bonatti.
L’esposizione
dal titolo Walter Bonatti. Fotografie
dai grandi spazi, con l’ausilio di video, di documenti inediti e di un
allestimento particolarmente coinvolgente, ripercorre il racconto visivo, le vicende esistenziali e le avventure
dell’alpinista ed esploratore italiano. Un viaggio per immagini che si
svolge attorno alla passione per la
bellezza della natura e l’esigenza di una relazione sempre più rispettosa con
il mondo che ci circonda.
La
mostra partecipa a Milano Cuore d’Europa, il palinsesto culturale
multidisciplinare dedicato alle figure e i movimenti che, con la propria storia
e la propria produzione artistica, hanno contribuito a costruire la dimensione
culturale dell'identità europea.
Esposte,
le immagini di oltre 30 anni di viaggi
alla scoperta dei luoghi meno conosciuti e più impervi della Terra: ad esse
il compito di raccontare una passione travolgente per l’avventura insieme alla
straordinaria professionalità di un grande reporter.
E d’altronde,
è difficile separare il ricordo di Walter Bonatti da quello delle sue
fotografie. Ed è sorprendente scoprire quanto la sua figura e le sue imprese
siano radicate nella memoria di un pubblico tanto differenziato per età e
interessi. La persistente popolarità di Bonatti ha più di una spiegazione. Imparò a fotografare e a scrivere le
proprie avventure con la stessa dedizione con cui si impadronì dei segreti
della montagna: alpinista estremo, spesso solitario, ha conquistato
l’ammirazione degli uomini e il cuore delle donne, affascinando nello stesso
tempo l’immaginario dei più giovani.
Il mestiere di fotografo per grandi riviste
italiane, soprattutto per Epoca, lo portò
a cercare di trasmettere la conoscenza di luoghi estremi del nostro pianeta. Al tempo stesso, non smise mai di battersi
con forza per tramandare la vera storia, troppe volte nascosta, della conquista
del K2 e del tradimento dei compagni di spedizione.
Molte
tra le sue folgoranti immagini sono grandiosi “autoritratti ambientati” e i
paesaggi in cui si muove sono insieme luoghi di contemplazione di scoperta. Bonatti si pone davanti e dietro
l’obiettivo: in un modo del tutto originale è in grado di rappresentare la
sua fatica e la gioia per una scoperta, ma al tempo stesso sa cogliere le
geometrie e le vastità degli orizzonti che va esplorando.
Il talento per la narrazione, l’amore per le
sfide estreme, l’interesse per la fotografia come possibilità di scoprire e
testimoniare per sé e per gli altri. Una passione, e probabilmente anche
un’esigenza, nata già negli anni dell'alpinismo (con i trionfi e le amarezze
che li segnarono), con le foto scattate sulle pareti più difficili, e poi
consolidata nel tempo, con i racconti d’imprese affascinanti e impossibili.
Walter Bonatti nasce a Bergamo nel 1930. Del 1951 è la sua prima grande impresa
alpinistica: con Luciano Ghigo scala la parete est del Grand Capucin nel gruppo
del Monte Bianco. Nel 1954 Bonatti è il più giovane partecipante alla
spedizione capitanata da Ardito Desio, che porterà Achille Compagnoni e Lino
Lacedelli sulla cima del K2. Nel 1955 scala in solitaria e per la prima volta
assoluta il pilastro sud-ovest del Petit Dru, nel massiccio del Monte Bianco.
Nell’inverno del 1965 scala in solitaria la parete nord del Cervino aprendo una
nuova via. È la sua ultima impresa di alpinista estremo. Successivamente si
dedicherà all’esplorazione e all’avventura come inviato del settimanale Epoca,
fino al 1979. A partire dagli anni Sessanta pubblica numerosi libri che narrano
le sue avventure in montagna e negli angoli più sperduti del pianeta. Muore a
Roma il 13 settembre 2011, all’età di 81 anni.
Walter Bonatti - Fotografie
dai grandi spazi
Palazzo della
Ragione Fotografia
Piazza dei
Mercanti 1, Milano
Fino all’8
marzo 2015
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