lunedì 12 maggio 2014

PEOPLE_Ottiavio Missoni: il colore della moda













Ottavio Missoni, detto Tai, nasce a Ragusa di Dalmazia l’11 febbraio 1921. Atleta di notevoli doti e prestazioni, campione italiano assoluto sui 400 metri, nel 1948, in occasione delle Olimpiadi di Londra, conosce Rosita Jelmini, che diventerà sua moglie nel 1953.
Una giovinezza non facile quella di Tai, che ha vissuto in prima linea dapprima la difficile condizione d’italiano d’Istria e poi la guerra che gli costò quattro anni in un campo di prigionia in Egitto. Dopo la guerra, apre con un amico, il discobolo Giorgio Oberwerger, un laboratorio di maglieria a Trieste. Intanto, Rosita è impegnata nell'azienda di famiglia, che fabbrica scialli e tessuti ricamati. Una volta sposati, nella loro abitazione di Gallarate allestiscono un piccolo laboratorio di maglieria, che si fa apprezzare rapidamente. Le prime forniture sono per la stilista Biki, seguite da quelle per La Rinascente. Da lì inizia la scalata verso il successo che terrà unita una coppia capace di dare un'impronta unica nel panorama della moda italiana e internazionale, all’insegna di artigianalità, originalità e gusto. Requisiti che rappresentano il dna di quella che ancora oggi Missoni è: una grande impresa famigliare, devota alla tradizione ma continuamente lanciata con forza verso il futuro.
Dalla fine degli anni ’90 fanno il loro ingresso i figli: Angela è la direttrice artistica, Luca il responsabile tecnico, Vittorio è stato il responsabile commerciale fino ai primi giorni del gennaio del 2013, quando, insieme con la moglie e due amici, è scomparso nei cieli del Venezuela che stava attraversando a bordo di un aereo da turismo. 

Ottavio Missoni era un personaggio unico ed emblematico: una persona appassionata e diretta, priva di fronzoli, spiritosa e garbata, dotata di naturale understatement e per nulla amante dello show business. Con il suo estro creativo ha dato vita a un nuovo concetto di moda, shockando, in prima istanza, le celeberrime sfilate fiorentine dei primi anni ’70, e contribuendo, negli stessi anni, in maniera ineguagliabile, in una frenetica Milano, alla nascita del prêt-à-porter. Lo stile Missoni è inconfondibile: un arcobaleno di colori, tinto di mille toni dalla storia dell’arte, da un gusto inarrivabile per la combinazione delle nuances, da una conoscenza strabiliante dei materiali, da una sperimentazione continua di motivi e decori. Dalle righe allo zig-zag, dal disegno "fiammato" alle ispirazioni naturali: ogni ispirazione prende vita, trasformandosi in segni.
La maglieria Missoni è diventata un simbolo di dinamismo e confortevolezza, caratterizzandosi per il sapiente intreccio di filati dallo spessore variabile e invenzioni grafiche e coloristiche che presuppongono un’originale rivisitazione, tra patchwork e motivi a greche, dell'arte astratta e informale nonché di istanze decorativistiche dell'arte applicata di area anglosassone.  Complice il dinamismo ottimista di Missoni, tutto ciò si applica a una forma-maglione che sottolinea la silhouette, proteggendola con morbidezza senza ingabbiarla. Negli anni, la firma Missoni si è diffusa e fatta conoscere in tutto il mondo, attraverso numerosi punti vendita nonché attraverso progressive diversificazioni produttive, che hanno portato la maison a sperimentarsi con successo nei campi dell'arredamento, degli accessori e dei gioielli e perfino nel settore degli hotel.


Una vita all’insegna del colore e del dinamismo per questo grande atleta della moda, che con garbo ed eleganza ha colorato il guardaroba femminile nell’esaltazione concertata di sensualità e raffinatezza.

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