Sabato 10 maggio, presso la Galleria Carla Sozzani
di Milano, si è tenuta l’inaugurazione della mostra delle fotografie vincitrici
nel 2014 del World Press Photo, uno dei più importanti riconoscimenti nell’ambito
del fotogiornalismo: ogni anno, dal 1955, alla World Press Photo Foundation di
Amsterdam vengono inviate migliaia di immagini da ogni parte del mondo da
agenzie, quotidiani, riviste e fotogiornalisti.
Gli
scatti più forti e significativi, spesso testimonianti lo scorrere di un’epoca,
vengono esaminati da una giuria di esperti, scelti tra i personaggi più
accreditati della fotografia internazionale. Ai vincitori il plauso di vedersi pubblicati nel prestigioso
catalogo nonché esposti in tutto il mondo in importanti gallerie e musei in un
tour in continua evoluzione al punto da prevedere quest’anno mostre in circa 100 città in 45 diversi
Paesi. L’arte fotografica diviene così il lessico universale con il quale
trasmettere l’intensità di un momento, la drammaticità di una situazione, il
coraggio dell’essere umano, la straordinarietà della vita quotidiana, la forza
dirompente della semplicità. Tutto ciò che ci ha accompagnato nell’arco
dell’ultimo anno viene immortalato, documentato e illustrato con una forza
senza eguali, emozionando e catalizzando interesse e attenzione: viste in
sequenza, le immagini invitano a una riflessione intima, volta alla
valorizzazione della vita umana nella sua autenticità.
La mostra World Press Photo assurge così a documento storico, grazie al quale
rivivere gli eventi cruciali di un anno, catturandone l’intensità e meditando
sul concetto di tempo e il suo valore, ossia la sua capacità di cristallizzare
o offuscare i ricordi, facendo scorrere la vita al ritmo di una frenesia
quotidiana. Proprio in virtù di questa molteplicità di sensazioni evocate, la mostra attrae un pubblico specialistico
così come di semplici appassionati, validando, di conseguenza, il potere
intrinseco della fotografia: trascendere le differenze culturali e linguistiche
per raggiungere livelli elevati e immediati di comunicazione.
La mostra presenta le fotografie premiate nelle 9
categorie tematiche con l’unico vincolo che le immagini selezionate vengano
esposte senza alcuna censura. In ottemperanza di questo scopo, un
rappresentante della World Press Photo Foundation viene inviato nei Paesi che
ospitano l’evento per assistere all’allestimento e verificare il rispetto di
questa condizione imprescindibile.
“Foto
dell’anno 2013” è a firma del fotografo svedese americano
John Stanmeyer della VII Photo Agency. Nell'immagine scattata lungo la costa di Gibuti
alcuni migranti africani alzano al cielo i loro telefoni cellulari per
catturare il segnale dalla vicina Somalia e contattare i parenti lontani. Il
piccolo Stato di Gibuti è un trafficato punto di arrivo per i migranti in
transito dalla Somalia, Etiopia ed Eritrea che cercano di arrivare in Europa e
in Medio Oriente. L'istantanea, scattata per conto del National Geographic ha
vinto anche il primo premio nella categoria “Contemporary Issues”
“La foto evoca molti temi: la globalizzazione, la tecnologia, la
migrazione, la povertà, l'alienazione, l'umanità” – ha affermato Jillian
Edelstein, membro della giuria per Regno Unito/Sud Africa ha affermato. “Si tratta di un'immagine potente e
sofisticata. È così sottile, così poetica ma intrisa di significato. Trasmette
questioni di grande gravità e la preoccupazione del mondo di oggi”.
Il sito
ufficiale di World Press Photo www.worldpressphoto.org presenta dettagli e una galleria di immagini di
tutti i lavori premiati
Sponsor internazionale di WORLD PRESS PHOTO: Canon
World Press Photo gode inoltre del sostegno della Lotteria
Olandese dei Codici Postali
World Press Photo
Galleria
Carla Sozzani, Corso Como 10, Milano
Fino all’8
giugno 2014
Orari: tutti i giorni
10.30 – 19.30; mercoledì e giovedì
10.30 – 21.00
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