venerdì 12 aprile 2013

LEISURE_Salone del Mobile: Baccarat illumina Palazzo Morando




Come ogni tradizione che si rispetti, anche quest’anno Baccarat, celebre Maison di cristalleria, presenta i suoi splendori in occasione del Fuorisalone nella meravigliosa cornice di Palazzo Morando.
In un percorso che celebra l’Art de vivre francese, espone al grande pubblico la sua ultima collezione di luci, quintessenza di tradizione e innovazione, raffinatezza e nuove tecnologie, con la suggestiva scenografia “Baccarat Highlights 2013”. Dalla Tour Eiffel intravista nell’alba fino al tramonto sull'Opera di Parigi, la mostra mette in risalto la magia del cristallo e i suoi molteplici riflessi. Dall'interno all’esterno e attraversando una teoria di giardini, ogni creazione rivela il suo fascino sullo sfondo della Ville Lumière.
A firmare gli articoli, designer di fama internazionale. Philippe Starck, prosegue la sua conversazione "infinita" con il lampadario Zenith, servendosi di cristallo ed elementi animalier in vetro di Murano, ma anche di nastri di neon, specchi di Lumisheet e marmo; Jaime Hayon, invece, completa la collezione Candy Light in versione Baby e lancia un lampadario multistrato che può arrivare fino a 40 luci. Arik Lévy, dal canto suo, propone un “lampadario mobile” e un innovativo progetto d’illuminazione “architetturale” grazie alle sue “piastrelle di cristallo” (Tuile de Cristal), proseguendo nella ricerca del suo ideale di luce perfetta. Disponibile in due motivi – Piccadilly e Frozen – questa creazione diffrange la luce attraverso la giustapposizione su una tela di metallo bianco. Grazie ai suoi eleganti contrasti strutturali, queste “piastrelle in cristallo”, tripudio di alta maestria squisitamente Baccarat e tecnologia led, offrono innumerevoli combinazioni, divenendo elementi che possono essere composti virtualmente a piacimento. In altre parole, le Tuiles sembrano la proiezione di frattali nel cristallo – montate, per l’occasione, in un lampadario d’impatto. Possono diventare pareti, divisori o, semplicemente, elementi architetturali a discrezione dell’architetto o del cliente (che potrà anche scegliere un diverso disegno per la “piastrella” con ordine personalizzato), con la speciale funzionalità di essere una fonte di luce e di continuità.
Il lampadario assume così una nuova veste, che si spinge oltre quella del classico chandelier, che pure rimane una pietra miliare nella tradizione della Maison. Non contento, Lévy, da sempre affascinato dalle sculture di Alexander Calder, rivista la sua celebre lampada Torch, creandone una versione mobile, metafora, per così dire, della luce in movimento. Disponibile con due o quattro paralumi, la struttura in metallo nero o argento galleggia nell’aria come una piuma con effetti luminosi e scintillanti.
Philippe Nigro, invece, presenta un lampadario “modulare” e una delicatissima lampada di ispirazione asiatica a fattura très Baccarat. I fratelli brasiliani Fernando e Humberto Campana, alla loro prima collaborazione con la Maison, espongono la collezione Fusion, un’unione di materiali ed expertise diverse, un ponte tra Vecchio e Nuovo Mondo, una combinazione tra Art de vivre francese e forza della natura brasiliana, un incontro di culture e territori creativi diversi. Dalle lanterne ai lampadari flambeau, dalle lampade a sospensione rivestite in rattan colorato e intrecciato fino al lampadario Zénith a 24 luci, rivisitato ed esaltato da rami e portalampade di bambù, i modelli che i fratelli Campana hanno disegnato per Baccarat reinterpretano l’heritage e diversificano l'uso primario dei materiali, portando alla creazione di oggetti autenticamente preziosi. 

A interpretare la femminilità della Maison, invece, Louise Campbell con un sontuoso lampadario “nervoso”, in cui la bellezza dell’imperfezione viene costruita pezzo per pezzo dalla mano dell’artista, dando vita a una composizione asimmetrica (49 luci e una candela).
Creazione ma non solo….chez Baccarat si parla anche di sperimentazione grazie agli studenti dell’ECAL, l’Ecole Cantonale d'Art di Losanna, i quali affrontano un esercizio su Harcourt, il bicchiere icona di Baccarat che, questa volta, si fa luce. L’eleganza in crinolina diventa cool e contemporanea con alogene e led grazie al lavoro di Jean-Marc Gady mentre la collezione ispirata ai vasi della Maison è a cura di James de Givenchy.
Il cristallo, ancora una volta, fiero della sua preziosità, guarda al futuro, divenendo una fonte di luce non convenzionale, in bilico tra arte e design, esaltazione di luoghi lontani e tempi andati.

Baccarat Highlights 2013
Palazzo Morando, via Sant’Andrea 6, Milano
Fino al 14 aprile, dalle 10.00 alle 20.00 

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