La mostra
dedicata a Umberto Boccioni e
allestita nelle stanze di Palazzo Reale a Milano nei mesi passati è stata un
successo. Un successo che andrà replicandosi dal 4 novembre 2016 al 19 febbraio
2017 al Mart di Rovereto.
Sulla scia di
quest’entusiasmo la Galleria Fatto ad
Arte (via Moscova 60, Milano) presenta l’esposizione “L’artigiano si innamora
dell’arte. Umberto Boccioni nei cappelli di Gallia e Peter e nell’abito
sartoriale dell’Atelier di Francesca Fossati”. Inaugurata il prossimo
19 settembre 2016, sarà possibile visitarla sino al 21 ottobre (da martedì a
venerdì 15.30-19.30, sabato e mattina su appuntamento, apertura straordinaria
11.00-19.00 durante la settimana della moda, dal 21 al 27 settembre).
Una mostra che
svela come il legame tra arte e moda sia indissolubile e influenzi oggi come
nel passato l’estro creativo di menti visionarie, che, ispirandosi a quello che
è stato, danno vita a capi ed accessori unici. Veri e propri capolavori
artistici, per l’appunto.
Laura Marelli, erede di Gallia e Peter,
una delle più famose e antiche modisterie di Milano, e Francesca Fossati, dress
teller con atelier a Monza, fresca di master dedicato al ricamo per haute
couture alla Saint Martins, si sono ispirate alle opere pittoriche di uno dei
grandi maestri del Futurismo, Umberto Boccioni, rievocandone lo stile
visionario. In particolare, i cappelli presentati da Gallia e Peter fanno parte
di una storica collezione presentata da Laura Marelli nel 1986 per la mostra
“Velocità accelerate. La prima idea che ci siamo messe in testa” al Centro
Domus Milano. Accessori che vanno oltre la moda: indagano, esplorano,
rielaborano, prevedono, enfatizzando la ricchezza dell’archivio storico e del
lavoro firmato Gallia e Peter. Perché dal lontano 1930 rappresenta Milano nel
campo dell’alta modisteria a livello mondiale, tanto da essere divenuta punto
di riferimento per attente signore di stile così come per tutto il mondo della
moda, musei di costume compresi. Bottega Storica di Milano, ha saputo mantenere
valori come qualità, tailor made, esclusività. Un atelier, quello di Gallia e
Peter, dove i sogni prendono vita, dove ogni donna è ispiratrice e protagonista
della creazione per lei realizzata.
Per
quanto concerne Francesca Fossati,
l’altra grande protagonista di questa speciale mostra, l’alta sartoria è
pensata per una donna dalla forte personalità, che ricerca la sua unicità
attraverso il valore identitario dell’abito. Ogni sua creazione è una storia,
tanto che la designer è stata definita "Dress teller".
I suoi capi sono il racconto unico della donna che lo indossa, un percorso infinito di intuizioni al singolare in cui le forme preziose e i materiali pregiati creano un mondo ricco di tradizione e innovazione. Il lavoro di Francesca Fossati è una sorta di narrazione, di racconto tra l'abito e la donna che lo indossa.
I suoi capi sono il racconto unico della donna che lo indossa, un percorso infinito di intuizioni al singolare in cui le forme preziose e i materiali pregiati creano un mondo ricco di tradizione e innovazione. Il lavoro di Francesca Fossati è una sorta di narrazione, di racconto tra l'abito e la donna che lo indossa.
Una mostra unica nel suo genere,
che vede la moda declinata nelle creazioni rifarsi in maniera inesorabile
all’arte. Laura Marelli si è lasciata ispirare soprattutto dall'emozione
dell'opera in stretta relazione con essa, i colori, le linee sinuose, le forme
che sembrano vere e proprie sculture.
Così Francesca Fossati che, in coerenza con l'amore per il dettaglio e la minuziosa perizia artigianale, parte dai motivi ispiratori del movimento. Pensiamo al tema della 'Citta che sale' rievocato nei minuziosi e preziosi ricami o alla suggestione cromatica Boccioniana: i blu, i gialli caldi e intensi che frammentano la luce e la segmentano. Li ritroviamo strutturalmente nell'abito concepito per cunei e tagli: segmenti appunto
Così Francesca Fossati che, in coerenza con l'amore per il dettaglio e la minuziosa perizia artigianale, parte dai motivi ispiratori del movimento. Pensiamo al tema della 'Citta che sale' rievocato nei minuziosi e preziosi ricami o alla suggestione cromatica Boccioniana: i blu, i gialli caldi e intensi che frammentano la luce e la segmentano. Li ritroviamo strutturalmente nell'abito concepito per cunei e tagli: segmenti appunto
Una bella realtà, un felice
incontro tra arte-progetto e lavorazione artigianale nel cuore di una Milano
che attraverso la galleria Fatto ad Arte trova concretezza, passione e
visibilità.
L'artigiano si innamora
dell'arte
Umberto Boccioni nei cappelli di Gallia e Peter
e nell’abito
sartoriale dell'Atelier di Francesca Fossati
Galleria Fatto ad Arte
Via Moscova, 60 - Milano
info 348 3015889 info@fattoadarte.com
inaugurazione 19 settembre 2016
visitabile sino al 21 ottobre 2016
orari: martedì-venerdì, 15.30-19.30; sabato e mattina, su
appuntamento. Apertura straordinaria durante la settimana della moda: 21-27
settembre 2016, 11.00-19.00
Laura MArelli, non MErelli
RispondiEliminaGrazie Elisabetta. Hai ragione.
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