giovedì 1 settembre 2016

ART & CULTURE_William Klein

Nina, Piazza di Spagna, Roma 1960 (dalla sezione "Moda")


Era come se fossi un etnografo: trattavo i newyorchesi come un esploratore avrebbe trattato uno zulu, cercando lo scatto più crudo, il grado zero della fotografia”, William Klein. Immagini che emozionano, coinvolgono e suggestionano, evocano e raccontano. Di popoli, luoghi, epoche, tendenze. Questo è l’universo immaginifico di William Klein. Un universo in mostra fino all’11 settembre a Palazzo della Ragione Fotografia di Milano con l’esposizione “William Klein: il mondo a modo suo”, che scandisce ed esplora il suo percorso artistico, iniziato oltre 60 anni fa proprio a Milano. 
Genio innovatore e trasgressivo della fotografia internazionale, William Klein nella sua vita ha praticato di tutto: dalla grafica alla pittura, dalla fotografia al cinema alla scrittura.
La rassegna, curata da Alessandra Mauro, promossa e prodotta dal Comune di Milano - Cultura, Palazzo della Ragione, Civita, Contrasto e GAmm Giunti, con il patrocino del Consolato Generale degli Stati Uniti a Milano, presenta oltre 150 opere originali, alcune delle quali di grande formato, tutte provenienti dall’archivio personale del fotografo, accompagnate da nuove installazioni espressamente concepite per questa esposizione, ma anche da estratti dei suoi filmati, da alcune gigantografie e da una selezione delle pellicole che ha diretto. L’allestimento è realizzato da Migliore + Servetto Architects.
La mostra è divisa in nove sezioni che accompagnano il visitatore in un itinerario che tocca le città fotografate da William Klein in tutta la sua carriera, anche attraverso i diversi mezzi espressivi di cui si è servito.
Il percorso espositivo muove dalle Prime opere, lavori astratti realizzati dal fotografo americano quando, ancora appartenente alla corrente hard edge, stile pittorico caratterizzato da bruschi e netti contrasti geometrici tra diverse aree di colore, cominciò a operare come artista sperimentale e concettuale proprio a Milano; si passa quindi alla sezione dedicata a New York, un racconto visivo straordinario della sua città e uno dei lavori più importanti dell’intera storia della fotografia.
Si va poi a Roma le cui immagini restituiscono la sua ricognizione fatta in compagnia di Fellini, Pasolini e Moravia, tra il 1956 e il 1957.
Due ampie sezioni sono dedicate anche a Tokyo e Mosca, altre metropoli oggetto dei suoi libri, per poi arrivare al racconto di Parigi, città in cui Klein vive da diversi anni. Segue la parte dedicata alla Moda, ambito nel quale è riconosciuto come grande innovatore.
Nel corso della sua carriera Klein ha realizzato anche diversi Contatti dipinti, in cui la commistione di pittura e fotografia trova espressione nel gesto dell’autore che sceglie, tra i vari provini a contatto, l’immagine da ingrandire e la contorna di segni grafici forti e unici.
La mostra si chiude idealmente con la sala dedicata ai Film, dove è proiettato un estratto di 30 minuti delle principali pellicole che ha diretto.

Immagini, suoni, colori e forme che attestano il genio artistico di uno dei massimi esponenti creativi. Una persona che ha saputo fondere i generi e dare vita a una forma d’arte completa, dove nulla è casuale, bensì frutto di una sperimentazione radicata e raffinata, quintessenza di estro, ispirazione e studio.

William Klein: il mondo a modo suo
Palazzo della Ragione Fotografia, Piazza Mercanti 1, Milano
Fino all’11 settembre 2016

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