Nell'ambito dell'iniziativa "I
maestri del paesaggio", Tiziana
Fausti, imprenditrice nel campo moda e grande collezionista d'arte, ha
organizzato un ciclo d'incontri, denominato a ragion veduta conversazioni in
terrazza, nella sua rinnovata e meravigliosa boutique situata sul Sentierone a
Bergamo.
Dopo la serata dedicata all'artista Vittorio Accornero (lunedì 12
settembre), disegnatore delle fantasie floreali per Gucci, prima fra tutte il
motivo "Flora" in onore a Grace Kelly, e ispiratore del libro
"Giardini di seta" di Giovanna Altea, venerdì 16 è stata la volta di Giovanni Cutolo che ha presentato il
suo libro "Lusso e design", editato nel 2003 e protagonista di una
prossima ristampa. A discutere con l'autore, una platea selezionata di
relatori, che hanno dibattuto sulle accezioni di lusso applicate a diverse
discipline quali moda, design, arte, architettura. Una conversazione unica nel
suo genere, che ha portato a riflettere su un concetto troppe volte demonizzato
e ricondotto alla mera frivolezza, svelando, al contrario, come il lusso abbia
radici antiche e autentiche, che riferiscono alla cultura. Perché per capire il
lusso bisogna avere conoscenza. Conoscenza di quello che sta dietro un capo
d'abbigliamento o a un pezzo di design. La storia del costume così come
l'heritage culturale trasmesse dai grandi del passato divengono la chiave di
volta per capire e apprezzare il lusso. Il lusso, quindi, ha valore in sé e per
sé e non solo perché economicamente caro: il prezzo è un mero indicatore della
sua essenza intrinseca. Un'essenza alla quale è possibile accedervi solo
attraverso una grande sensibilità e un'educazione al bello, valori che trovano
la loro validazione nella società della cultura e non della televisione o della
tecnologia. È così che il lusso diviene cartina di tornasole del contesto
sociale in cui è inserito, svelando mai come ora che per capirlo è necessaria
intelligenza e conoscenza. Ritorniamo quindi al valore delle cose, al culto del
bello nella sua autenticità, al piacere estetico e stacchiamoci
dall'omologazione ad ogni costo, dai dictat imposti dai media, dalla
massificazione di gusto e pensiero. Sviluppiamo la nostra unicità e
affermiamola orgogliosi. Ognuno di noi è diverso da un altro e proprio ciò
rappresenta la bellezza del genere umano. Ecco...il lusso contribuisce ad
affermare questa unicità, rafforzandola nel suo essere e dotandola di un
carattere in grado di imporsi in ogni luogo e in ogni tempo.
Le conversazioni in terrazza proseguono
questa sera con Cristina Morozzi e
"Terrific fashion". Mercoledì 21, invece, sarà la volta
della fotografa australiana Claire
Takacs che illustrerà le sue opere in mostra proprio nell'atelier.
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