lunedì 9 marzo 2015

ART & CULTURE_Stardust David Bailey


Oltre 300 scatti in mostra al PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano per descrivere l’estro creativo di uno dei fotografi più emblematici ed influenti al mondo, colui che ha dato un contributo significativo all’evoluzione delle arti visive e ha ispirato Antonioni per il film “Blow-up”: David Bailey. “Stardust”, questo il titolo della mostra visitabile sino al 2 giugno 2015, offre al pubblico uno sguardo inedito su un artista iconico, che ha ritratto in modo creativo e sempre stimolante soggetti e gruppi: molti di loro famosi, alcuni sconosciuti, tutti coinvolgenti e memorabili.
Promossa e prodotta dal Comune di Milano Cultura e Tod’s, la mostra segna l’inizio di una collaborazione pluriennale tra la prestigiosa azienda internazionale e il PAC Padiglione d’Arte Contemporanea per la produzione di grandi mostre sugli artisti protagonisti del nostro tempo.
Universalmente riconosciuto come uno dei padri fondatori della fotografia contemporanea, David Bailey (Londra, 1938) è l’autore di alcuni tra i ritratti più iconici degli ultimi cinque decenni. I suoi primi lavori hanno definito, e allo stesso tempo catturato, l'atmosfera degli anni ‘60 a Londra, quando con i suo scatti ha fatto nascere stelle di una nuova generazione, tra cui Jean Shrimpton e Penelope Tree. Scardinando le rigide regole che avevano guidato la precedente generazione di fotografi ritrattisti e di moda, Bailey ha saputo incanalare nel suo lavoro la novità e l'energia della street culture londinese, creando quella freddezza casual che ha contrassegnato il suo stile.
Curata dallo stesso artista e realizzata in collaborazione con la National Portrait Gallery di Londra e con il magazine ICON, la mostra contiene una vasta serie di fotografie, selezionate personalmente da Bailey come le immagini più significative o memorabili della sua carriera, che ha attraversato più di mezzo secolo.
Innovativa e provocatoria, l’opera d Bailey include immagini intense ed evocative di attori, scrittori, musicisti, registi, icone della moda, designer, modelli, artisti e persone incontrate nel corso dei suoi viaggi.
Il coinvolgimento tra artista e soggetto è palpabile e presente in tutti i suoi scatti: da quelli realizzati con celebrities come Meryl Streep, Johnny Depp, Jack Nicholson e Kate Moss, ai nudi di sconosciuti volontari che hanno posato per il suo progetto “Democracy” tra il 2001 e il 2005; dalle icone della musica come i Beatles o i Rolling Stones, a grandi protagonisti delle arti visive come Salvador Dalì ritratto insieme ad Andy Warhol, ma anche Francis Bacon o Damien Hirst.
Il percorso della mostra non procede cronologicamente, ma per temi, mettendo a confronto generei molto diversi: dalla fashion photography agli still lives, fino alla fotografia di viaggio. La mostra ripercorre per capitoli ritratti, luoghi e personalità insieme agli scatti raccolti da Bailey intorno al mondo: immagini dell’India, dell’Australia, della Papua Nuova Guinea e del Sudan convivono così in un continuum con quelle dell’East End londinese e quelle più glamour delle “Pin- Up”.
Per questa esposizione, l’artista ha realizzato nuove stampe in gelatina d’argento, che gli hanno permesso di rivedere ogni singola immagine. Il suo stile inimitabile e senza tempo cattura lo Zeitgeist e la vitalità della cultura moderna attraverso la sua peculiare interpretazione: le immagini trasmettono una creatività e un temperamento che sono inequivocabilmente targati Bailey.
A corollario della mostra, il catalogo, edito per l’Italia da Skira Editore, contenente un saggio di Tim Marlow, direttore alla Royal Academy di Londra.

Stardust David Bailey
Fino al 2 giugno 2015
PAC Padiglione d’Arte Contemporanea, via Palestro 14, Milano

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