Oltre
300 scatti in mostra al PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di
Milano per descrivere l’estro creativo di uno dei fotografi più emblematici
ed influenti al mondo, colui che ha dato un contributo significativo
all’evoluzione delle arti visive e ha ispirato Antonioni per il film “Blow-up”:
David Bailey.
“Stardust”,
questo il titolo della mostra visitabile sino al 2 giugno 2015, offre al
pubblico uno sguardo inedito su un artista iconico, che ha ritratto in modo
creativo e sempre stimolante soggetti e gruppi: molti di loro famosi, alcuni
sconosciuti, tutti coinvolgenti e memorabili.
Promossa e prodotta dal Comune di Milano
Cultura e Tod’s, la mostra segna l’inizio di una collaborazione pluriennale tra
la prestigiosa azienda internazionale e il PAC Padiglione d’Arte Contemporanea
per la produzione di grandi mostre sugli artisti protagonisti del nostro tempo.
Universalmente riconosciuto come uno dei
padri fondatori della fotografia contemporanea, David Bailey (Londra, 1938) è l’autore di alcuni tra i ritratti più
iconici degli ultimi cinque decenni. I
suoi primi lavori hanno definito, e allo stesso tempo catturato, l'atmosfera
degli anni ‘60 a Londra, quando con i suo scatti ha fatto nascere stelle di una
nuova generazione, tra cui Jean Shrimpton e Penelope Tree. Scardinando le
rigide regole che avevano guidato la precedente generazione di fotografi
ritrattisti e di moda, Bailey ha saputo
incanalare nel suo lavoro la novità e l'energia della street culture londinese,
creando quella freddezza casual che ha contrassegnato il suo stile.
Curata dallo stesso artista e realizzata
in collaborazione con la National Portrait Gallery di Londra e con il magazine
ICON, la mostra contiene una vasta serie
di fotografie, selezionate personalmente da Bailey come le immagini più
significative o memorabili della sua carriera, che ha attraversato più di mezzo
secolo.
Innovativa e provocatoria, l’opera d Bailey include immagini intense
ed evocative di attori, scrittori, musicisti, registi, icone della moda,
designer, modelli, artisti e persone incontrate nel corso dei suoi viaggi.
Il
coinvolgimento tra artista e soggetto è palpabile e presente in tutti i suoi
scatti: da quelli
realizzati con celebrities come Meryl Streep, Johnny Depp, Jack Nicholson e
Kate Moss, ai nudi di sconosciuti volontari che hanno posato per il suo
progetto “Democracy” tra il 2001 e il 2005; dalle icone della musica come i
Beatles o i Rolling Stones, a grandi protagonisti delle arti visive come
Salvador Dalì ritratto insieme ad Andy Warhol, ma anche Francis Bacon o Damien
Hirst.
Il
percorso della mostra non procede cronologicamente, ma per temi, mettendo a
confronto generei molto diversi: dalla fashion
photography agli still lives, fino alla fotografia di viaggio. La mostra ripercorre per capitoli
ritratti, luoghi e personalità insieme agli scatti raccolti da Bailey intorno
al mondo: immagini dell’India, dell’Australia, della Papua Nuova Guinea e del
Sudan convivono così in un continuum con quelle dell’East End londinese e
quelle più glamour delle “Pin- Up”.
Per questa esposizione, l’artista ha
realizzato nuove stampe in gelatina d’argento, che gli hanno permesso di
rivedere ogni singola immagine. Il suo stile inimitabile e senza tempo cattura
lo Zeitgeist e la vitalità della cultura moderna
attraverso la sua peculiare interpretazione: le immagini trasmettono una
creatività e un temperamento che sono inequivocabilmente targati Bailey.
A corollario della mostra, il catalogo,
edito per l’Italia da Skira Editore, contenente un saggio di Tim Marlow,
direttore alla Royal Academy di Londra.
Stardust David Bailey
Fino
al 2 giugno 2015
PAC
Padiglione d’Arte Contemporanea, via Palestro 14, Milano
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