mercoledì 17 settembre 2014

ABOUT_Greta Garbo meets Salvatore Ferragamo



L’incontro tra Greta Garbo, la “Sfinge svedese”, e Salvatore Ferragamo, il “Calzolaio dei sogni”, è un piccolo romanzo nella vita sorprendente di questi due grandi personaggi. La prima volta si sfiorano appena, giusto il tempo per creare un paio di scarpe su misura nel 1927 a Hollywood, prima che Ferragamo rientrasse a Firenze per avviare l’azienda in Italia. Poi, finché l’Hollywood Boot Shop, il negozio nella capitale del cinema, rimase di proprietà di Ferragamo, la diva si recò lì per i suoi acquisti, quindi da Saks Fith Avenue a New York. Fino a quando, nell’agosto del 1949, i due si rividero a Firenze. La Garbo entrò in negozio, calzando un paio di sandali dalle suole di corda: “Non ho scarpe” affermò “e voglio camminare”. In cinque riprese, Ferragamo creò per lei una serie di scarpe a tacco basso, tra cui un sandalo allacciato alla caviglia in vitello rosso particolarmente gradito dall’attrice. “Mentre passeggiava nel mio negozio con il suo primo paio di scarpe ai piedi, mi sorrise e le sue esclamazioni di gioia superarono le mie aspettative”, affermerà Ferragamo nella sua autobiografia “Il Calzolaio dei sogni”. Dalla boutique uscì con 70 paia di scarpe, per la maggior parte diverse soltanto nel colore.
La diva mantenne nel tempo un rapporto di reciproca stima e ammirazione con Ferragamo e numerosi furono i modelli che lui creò in esclusiva per lei. La “Divina” prediligeva scarpe a tacco basso o medio che ne esaltavano l’innata eleganza e che Ferragamo le declinava in una varietà di materiali e colori tipica del suo stile.
4 i modelli indimenticabili, nati per differenti occasioni d’uso, dal design attuale e dalla portabilità estrema, sintesi dei temi principali dello stile Ferragamo: l’utilizzo dei materiali umili o insoliti, la costruzione a zeppa, la ballerina passepartout. In altre parole, il simbolo di uno stile sofisticato senza eccessi.
Attica è la scarpa chiusa creata nel 1942; ha la tomaia in camoscio marrone e una fascia di vitello dello stesso colore che, partendo dalla zeppa in sughero, forma l’allacciatura laterale.
È datata 1950, invece, Cistia, il sandalo con tomaia a punta tonda in corda lavorata a rete. Ha il cinturino al collo del piede e il tacco medio di legno in vitello color cuoio.
Darana è la pantofola da sera formata da due pezzi distinti, la tomaia in velluto viola e il fondo del tallone chiuso nello stesso materiale. La tomaia a punta rotonda è scollata a V e ha un decoro centrale di paillettes argentate e perline di vetro ton-sur-ton. Il tacco basso è in cuoio, la soletta è ricoperta di capretto dorato, mentre la fodera e il sottopiede sono in capretto beige.

Ravello è la ballerina allacciata con tomaia in vitello intrecciato beige e punta leggermente sfilata, dei primi anni ’60. Caratteristica distintiva di questo celebre modello Ferragamo, estremamente femminile e confortevole, è la suola a conchiglia di cuoio che si estende al tallone, abbinata a un tacco basso e rotondo di legno ricoperto di cuoio. 

Nessun commento:

Posta un commento