L’incontro
tra Greta Garbo,
la “Sfinge svedese”, e Salvatore Ferragamo,
il “Calzolaio dei sogni”, è un piccolo
romanzo nella vita sorprendente di questi due grandi personaggi. La prima volta
si sfiorano appena, giusto il tempo per creare un paio di scarpe su misura nel
1927 a Hollywood, prima che Ferragamo rientrasse a Firenze per avviare
l’azienda in Italia. Poi, finché l’Hollywood Boot Shop, il negozio nella
capitale del cinema, rimase di proprietà di Ferragamo, la diva si recò lì per i
suoi acquisti, quindi da Saks Fith Avenue a New York. Fino a quando, nell’agosto del 1949, i due si rividero a
Firenze. La Garbo entrò in negozio, calzando un paio di sandali dalle suole
di corda: “Non ho scarpe” affermò “e voglio camminare”. In cinque riprese,
Ferragamo creò per lei una serie di scarpe a tacco basso, tra cui un sandalo
allacciato alla caviglia in vitello rosso particolarmente gradito dall’attrice.
“Mentre passeggiava nel mio negozio con
il suo primo paio di scarpe ai piedi, mi sorrise e le sue esclamazioni di gioia
superarono le mie aspettative”, affermerà Ferragamo nella sua autobiografia
“Il Calzolaio dei sogni”. Dalla boutique uscì con 70 paia di scarpe, per la
maggior parte diverse soltanto nel colore.
La
diva mantenne nel tempo un rapporto di reciproca stima e ammirazione con
Ferragamo e numerosi furono i modelli che lui creò in esclusiva per lei. La
“Divina” prediligeva scarpe a tacco basso o medio che ne esaltavano l’innata
eleganza e che Ferragamo le declinava in una varietà di materiali e colori
tipica del suo stile.
4 i modelli indimenticabili, nati per
differenti occasioni d’uso, dal design attuale e dalla portabilità estrema,
sintesi dei temi principali dello stile Ferragamo: l’utilizzo dei materiali
umili o insoliti, la costruzione a zeppa, la ballerina passepartout. In altre
parole, il simbolo di uno stile
sofisticato senza eccessi.
Attica è la scarpa chiusa creata nel 1942;
ha la tomaia in camoscio marrone e una fascia di vitello dello stesso colore
che, partendo dalla zeppa in sughero, forma l’allacciatura laterale.
È datata 1950, invece, Cistia, il
sandalo con tomaia a punta tonda in corda lavorata a rete. Ha il cinturino al
collo del piede e il tacco medio di legno in vitello color cuoio.
Darana è la pantofola da sera formata da
due pezzi distinti, la tomaia in velluto viola e il fondo del tallone
chiuso nello stesso materiale. La tomaia a punta rotonda è scollata a V e ha un
decoro centrale di paillettes argentate e perline di vetro ton-sur-ton. Il
tacco basso è in cuoio, la soletta è ricoperta di capretto dorato, mentre la
fodera e il sottopiede sono in capretto beige.
Ravello è la ballerina allacciata con
tomaia in vitello intrecciato beige e punta leggermente sfilata, dei primi anni
’60. Caratteristica distintiva di questo celebre modello Ferragamo,
estremamente femminile e confortevole, è la suola a conchiglia di cuoio che si
estende al tallone, abbinata a un tacco basso e rotondo di legno ricoperto di
cuoio.
Nessun commento:
Posta un commento