mercoledì 24 settembre 2014

PEOPLE_Robert Mapplethorpe





Robert Mapplethorpe nasce il 4 novembre 1946 a Long Island, New York, terzo di sei figli, in una famiglia cattolica di origini irlandesi appartenente alla media borghesia americana. A sedici anni viene sorpreso mentre tenta di rubare un giornalino pornografico: sono questi gli anni in cui comincia a manifestare la sua omosessualità, non ancora pienamente riconosciuta.
Si iscrive, come già aveva fatto il padre, ad un programma scolastico mirato all'addestramento dei giovani che rientreranno nelle fila dell'esercito americano come ufficiali, ma ben presto lo abbandona. Inizia, quindi, gli studi di disegno, pittura e scultura al Pratt Institute di Brookly. Influenzato dalla produzione di artisti come Joseph Cornelle e Marcel Duchamp comincia a sperimentare usando vari materiali, producendo una serie di collages composti con immagini tratte da giornali, riviste e libri.
Siamo negli anni della guerra in Vietnam e della grande contestazione studentesca: tumulti sociali che spesso e volentieri coincidono con quelli personali. E Robert Mapplethorpe non rimane indenne: sospende i suoi studi e inizia a fare uso di sostanze stupefacenti, sviluppando una dipendenza che lo accompagnerà per tutta la vita.
In questo stesso periodo incontra la giovane Patti Smith, arrivata a New York con la ferma intenzione di diventare una poetessa. Patti diverrà una presenza fondamentale nella sua vita: i due diventeranno amanti e si trasferiranno a vivere in una stanza del famoso Chelsea Hotel, dove rimarranno anche dopo la fine della loro relazione. Robert la fotograferà moltissimo e realizzerà la copertina dell'album "Horses".
Nel 1970 compra una Polaroid, che diverrà la compagna di numerose avventure fotografiche, tra le quali svetterà il reportage “New York S & M”, realizzato tra le vie della città alla fine dei Seventies: immagini per certi versi scioccanti, ma destinate e scovare l’insolito.
I protagonisti delle fotografie di Mapplethorpe, spesso attori pornografici, vere coppie omosessuali o semplici modelli ritratti in pose erotiche, saranno pubblicati insieme a uno scandaloso autoritratto nella raccolta PortfolioX.
Sempre nel 1970 inizierà la sua prima seria relazione omosessuale con il modello David Crowland, che gli presenta in seguito il curatore della sezione fotografica del MoMA. Una nuova conoscenza grazie alla quale inizierà la sua fortunata carriera fotografica. Mentre nel 1972, San Wagstaff lo introdurrà nei migliori ambienti di New York, garantendogli la stabilità economica. I due diverranno amanti, rimanendo insieme per molti anni fino alla morte di Sam, avvenuta a causa dell'Aids.
Nel 1980 Mapplethorpe incontra Lisa Lyon, la prima campionessa di body building femminile. Lisa diventerà la protagonista di una serie di fotografie raccolte nel volume "Lady, Lisa Lyon". Nel corso degli anni ‘80 le sue fotografie diventeranno meno immediate e più rispettose dei canoni artistici classici; sarà anche il momento per raffinare alcune tecniche fotografiche, come la famosa stampa al platino su carta e su lino e il cibachrome, oggi detto lifocrome, una stampa fotografica con colori ad altissima stabilità cromatica.
Nel 1986 sarà la volta delle immagini scattate per il volume di poesie di Arthur Rimbaud “Una stagione all'inferno". Nel 1986 gli verrà diagnosticato l'Aids, ma Mapplethorpe continuerà a lavorare instancabilmente. Nel 1988 il Whitney Museum of American Art organizzerà la sua prima grande retrospettiva e nello stesso anno darà vita alla fondazione (che porterà il suo nome) e a cui sarà affidato il supporto ai musei che si occupano di fotografia e la ricerca di fondi per combattere l'Aids.

Il 9 marzo 1989, a soli 42 anni, Robert Mapplethorpe morirà, lasciando un’eredità culturale e creativa di impari valore, quintessenza di trasgressione e rigore estetico, dove la fotografia viene validata nella sua funzione intrinseca: catturare un momento – o, meglio, il momento – per cristallizzarlo nell’eternità.

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