Non vi è
film che non sia caratterizzato per alcune scene in cui balza all’occhio lo
stile di cui è permeato. Si tratta di frame che, rivisti anche nel tempo,
riportano alla mente l’intera pellicola, evocando trama, personaggi, regista e,
dulcis in fundo, gli inconfondibili dettagli di stile. E così, come per magia,
con la nostra mente ripercorriamo il film per intero. Un rapporto, quello tra
cinema e stile, che può darsi per scontato, ma in realtà cela una profonda ratio, frutto di incredibili storie di
talenti e creatività. Perché eccellenza e perfezione, in effetti, derivano dall’“ossessione” per il dettaglio e
la vera bellezza che pervade ogni forma d’arte, dalla semplice ideazione alla
realizzazione finale. Un’“ossessione” alla base del dna di Persol, marchio d’occhialeria leader
nel mondo, sinonimo di qualità e artigianalità. Un marchio che, fiero della sua
tradizione produttiva, ha deciso di dedicare
un apposito progetto a questo legame simbiotico con il mondo del cinema, volto
a valorizzarlo nella sua essenza, PERSOL
MAGNIFICENT OBSESSIONS: 30 storie of craftmanship in film. Giunto
quest’anno alla sua terza e ultima edizione, consiste in una serie di mostre itineranti che celebrano le
“ossessioni” celate dietro ad alcune scene leggendarie entrate nella storia del
grande schermo. Lanciato nel 2011, si sviluppa su un orizzonte temporale
triennale e trae ispirazione dai trenta
passaggi del processo produttivo di un paio di occhiali Persol e dalla
dedizione del marchio nei confronti di un design innovativo e di una
lavorazione di altissima qualità: la stessa dedizione che caratterizza i più
grandi capolavori del cinema. Ogni anno Persol rievoca dieci storie di passione, ricerca semantica e meticolosa
attenzione per i dettagli, attraverso una serie di mostre curate da Michael
Connor, esperto di cinema e d’arte contemporanea. Entrando nel vivo di
PERSOL MAGNIFICENT OBSESSIONS: 30 stories of craftmanship in film, la mostra –
composta in tre atti – indaga le segrete
“ossessioni” esistenti tra manualità e attività cinematografica. L’evento,
rigorosamente su invito, si è svolto lo scorso 10 luglio al Museum of Moving
Image di New York alla presenza di alcuni tra i volti più noti del grande
schermo, che hanno avuto il privilegio di vedere i dettagli di stile che hanno
contribuito a fare la storia di grandi film. Tra gli ospiti Julie Weiss and Jeannine Oppewall, Liev Schreiber, Anna Kendrick, Emmy Rossum, Emma
Roberts, Zosia Mamet, Marisa Tomei, Hilary Rhoda, Kelly Killoren Bensimon,
Waris Ahluwalia, Dustin Yellin, Philip Lim, Tenzin Wild, Milena Canonero,
Filippo Timi, Giovanni Morricone, Holly Gilliam, and Carl Goodman. PERSOL MAGNIFICENT OBSESSIONS sarà aperta al
pubblico fino al 10 novembre 2013.
Michael Connor è il curatore di PERSOL
MAGNIFICENT OBSESSIONS: 30 stories of craftsmanship in film, mostra-evento che celebra le “ossessioni”
che si celano dietro la realizzazione delle pellicole cinematografiche.
Svolge il ruolo
di curatore anche per il Cornerhouse
di Manchester (UK) e per MOCAtv, il nuovo canale YouTube dedicato all’arte,
realizzato in collaborazione con il Museo di Arte Contemporanea di Los Angeles.
Con Noah Cowan, invece, ha curato “Essential Cinema” (2010), la mostra
inaugurale del Toronto Film Festival.
Inoltre, ha partecipato alla realizzazione
dell’esposizione permanente “Screen Worlds” presso l’Australian Centre of the
Moving Image (ACMI) di Melbourne, aperta nel 2009.
Dal 2005 al 2007, Connor è stato responsabile delle
mostre del British Film Institute, dove ha ideato e organizzato lo sviluppo
della Mediateca, un archivio digitale disegnato da David Adjave e accessibile
al pubblico, che può vedere e consultare produzioni da grande e piccolo schermo
del BFI. Inoltre, ha curato il primo di mostre dello spazio del BFI dedicato
alle installazioni di artisti contemporanei e filmmakers, tra le quali una serie
di miniature di set da ripresa che ripropongono le scene iconiche del cinema
del passato.
Nessun commento:
Posta un commento