22 anni e non sentirli. La Galleria Carla
Sozzani di Milano si appresta
a festeggiare un anniversario non convenzionale in pompa magna, con tanto di
mostra e pubblicazione, volte a raccontarne la storia di oltre due decenni,
protagonisti di significativi cambiamenti in campo socio-culturale. Immagini
che evocano l’evoluzione romanzata di uno dei luoghi tra i più nevralgici ed
eclettici della scena artistica milanese: una scena che parte da una dimensione
locale, recuperando una vecchia area dismessa, per spaziare oltre ogni confine
territoriale, conquistandosi di diritto un ruolo di spicco nel panorama
internazionale.
Una ricorrenza inusuale, si diceva,
traguardo di un’appassionata e intensa attività, volta a mettere in primo piano
quanto d’inconsueto vi è in ogni forma d’arte, scoprendo talenti,
valorizzandone altri, portando alla ribalta nuove modalità d’espressione
artistica. Al centro, sempre e
comunque lei: la cultura, declinata nella sua versione più unconventional. Scelte
coraggiose e spesso azzardate, che di diritto hanno posto la Galleria tra le
realtà più dinamiche, punto di riferimento per veri estimatori così come per
semplici appassionati. Una conquista lenta e graduale, maturata anno dopo anno,
mostra dopo mostra, immagine dopo immagine e ora celebrata in un libro che
raccoglie il meglio di vent’anni d’attività. Carla Sozzani, infatti, in
occasione dell’anniversario del suo ventennale, desiderava pubblicare un volume
che scandisse il viaggio nell’avventura della fotografia: 1990 (anno
d’inaugurazione) – 2010. Il volume cresceva, raccogliendo un sogno divenuto
realtà, ma il tempo passava e così il traguardo del 2010 viene ampiamente
superato. Ma non l’ambizione d’immortalare il meglio in termini di emozioni: ed
ecco che il gioco è fatto! Con un paio d’anni di ritardo, utili per
perfezionare e definire il dettaglio nei minimi particolari, esce un libro che va oltre la sua mera
funzionalità d’essere, ponendosi come un percorso storico che coinvolge non
solo la Galleria, ma la storia della cultura. Una raccolta quasi emblematica di appunti. Un invito al sapere, per
vedere, capire e spingersi oltre l’universo della mera apparenza, scoprendo un
tesoro di significati, pensieri ed emozioni.
Correva
l’anno 1990. La Galleria è in divenire. Nel mese di maggio, Kris Ruhs progetta la sua prima
installazione in armonica aderenza con quei muri ancora in nudo cemento. A
distanza di oltre vent’anni, nella mostra attuale, a dominare lo spazio
centrale è proprio lui con una sua opera, crocevia per le due pareti lungo le
quali si snoda la storia per immagini della Galleria. Per ogni anno, in
parallelo con il libro, sono stati selezionati alcuni degli autori più
significativi: nel settembre 1990, al momento dell’inaugurazione ufficiale,
viene presentata Louise Dahl-Wolfe,
oggi celebrata ma all’epoca sconosciuta ai più; segue Carlo Mollino, rispettato da architetti ed esperti di design, ma la
cui sorpresa furono le sue polaroid. E poi via con Man Ray, Lilian Bassman e Horst
P. Horst. Nel 1993 è la volta di Helmut
Newton, astro nascente che in breve tempo s’imporrà fra i più stimati
fotografi contemporanei. Segue Steven
Meisel, noto per essere incline a rifiutare mostre e pubblicazioni di
libri. È il 1994, invece, quando i visitatori della Galleria, di fronte ad
immagini di donne atipiche dal gusto un po’ retrò, si chiedono stupiti chi sia
il signor Drtikol. Una meraviglia
enfatizzata dagli umili lavoratori di Irving
Penn, così poco noti e, al tempo stesso, così straordinari. Per arrivare al
commovente ultimo messaggio che la diva per antonomasia – Marilyn Monroe –
affida all’obiettivo di Bert Stern e
alla celebrazione di Woodstock firmata da Elliott
Landy.
Mostre
che con cadenza periodica portano in Italia personaggi di altissimo rilievo,
che mai prima d’allora si erano potuti ammirare: Sarah Moon nel 1996; il geniale Julius Shulman, punto di riferimento per la fotografia
d’architettura; Ralph Eugene Meatyard, rivalutato solo recentemente dai suoi
connazionali americani; Anton Bruehl;
Shoji Ueda ed Eikoh Hosoe, assolute rivelazioni; Francesca Woodman; Mario
Cravo Neto; Luìs Gonzalez Palma;
Kwong Chi Tseng.
Mostra
e pubblicazione. Due modi per intendere, condividere e testimoniare un unico
sentimento: l’attenzione, la cura, la dedizione, la fantasia e l’amore con cui
un sogno è divenuto realtà, contribuendo al sapere e al bene comune.
Galleria
Carla Sozzani 1990-2012
Testi:
Giuliana Scimé; Design: Claudio dell’Olio; Casa editrice: Carla Sozzani Editore
s.r.l.; Illustrazioni: 300 in bianco e nero e 41 a colori; Pagine: 604; Formato:
24 x 30 cm, 2 volumi con custodia cartonata; Carta Munken; Nava, Milano; Edizione
limitata e numerata di 1000 copie in italiano; € 180,00
Apertura
mostra sabato 12 gennaio 2013
visitabile dal 13 gennaio al 10
febbraio 2013
martedì, venerdì, sabato e domenica, ore
10.30 – 19.30
mercoledì e giovedì, ore 10.30 – 21.00
lunedì, ore 15.30 – 19.30
Galleria
Carla Sozzani
Corso Como 10 – 20154 Milano, Italia
tel. +39 02.653531 fax +39
02.29004080
press@galleriacarlasozzani.org
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