Naomi Campbell, Cindy Crawford, Linda Evangelista, Charlotte
Rampling sono solo alcune delle magnifiche donne che hanno trovato in Peter Lindbergh uno dei principali
interpreti della loro bellezza. Modelle, attrici, ballerine e icone, il
fotografo ha immortalato le donne più belle di sempre, dando vita a un nuovo
modo di vivere la fotografia di moda: non più scatti algidi e in posa, bensì
immagini che hanno utilizzato un linguaggio disinibito, ispirato al mondo
cinematografico e della danza, col quale esprimere la grazia oltre all’aspetto
meramente estetico. Niente trucco, massima spontaneità, bianco e nero: questi i
tratti caratteristici di Lindbergh, che ne hanno fatto una delle più autorevoli
firme della fotografia di moda e che sono ammirabili ora nella mostra “Peter
Lindbergh. A different Vision on Fashion Photography” presso la Reggia di Venaria (Torino) fino al 4 febbraio 2018. Esposte, 220 delle sue
migliori fotografie, realizzate dal 1978 ad oggi: non solo le immagini iconiche
di quattro decenni di lavoro, ma anche materiali esclusivi come appunti
personali, dettagli di allestimenti scenografici, provini, polaroid, spezzoni
di film, gigantografie.
Il percorso espositivo è suddiviso in sezioni,
arricchite da interviste video, storyboard nonché da una video-installazione
interattiva che coinvolge i visitatori in un’immersione emozionale nel mondo di
Peter Lindbergh. Si inizia con “Supermodel”,
ossia con le foto delle super top, fenomeno al quale ha dato vita insieme ad
altri importanti e indimenticabili interpreti della moda italiana: siamo all’inizio
degli anni ’90 e all’epoca queste bellezze erano ancora sconosciute. Si
prosegue, poi, con “Stilisti”, che
pone l’accento sulle collaborazioni del fotografo tedesco con venticinque
fashion designer in epoche diverse e sul modo in cui ha contributo a definire l’immagine
dei vari brand. Si indagano, quindi, le questioni di genere e le affermazioni
politiche con la sezione “Zeitgeist”,
che affronta tabù in maniera anticonvenzionale, esponendo immagini come “Give
Peace a Chance”, scattata per Harper’s Bazaar nel 2004, e la serie “New Age”,
realizzata per Vogue Italia nel 2014. Si continua con “L’ignoto”, che rivela l’interesse di Peter Lindbergh per la
fantascienza e presenta la famosa serie di foto del 1990 con protagoniste la
modella canadese Helena Christensen e l’attrice Debbie Lee Carrington, considerata
il caposaldo del racconto fotografico nelle riviste di moda. Un obiettivo
visionario quello di Lindbergh, come viene confermato anche dalla sezione “Icone”, un percorso visivo che propone
le immagini di figure iconiche della cultura pop: da Kate Winslet a Charlotte
Rampling, passando da Eddie Redmayne a Keith Richards. Passando alla sezione “Il Grande Schermo”, si evincono le
influenze delle produzioni cinematografiche tedesche degli inizi e dei set sul
lavoro del fotografo.
Un’occasione imperdibile per esplorare l’universo di
Peter Lindbergh. Un viaggio immaginifico, emozionante e suggestivo, durante il
quale esplorare quattro decenni non solo di lavoro, ma anche, di cultura,
storia, arte e società. Il tutto all’insegna della cifra stilistica di questo
inconfondibile interprete, firma di The Cal 2017, ultimo tassello che valida specificamente
le sue innumerevoli collaborazioni con Pirelli e, generalmente, con l’arte in
tutte le sue molteplici forme di espressione.
La mostra “Peter Lindbergh. A different Vision on
Fashion Photography”, ideata dal Kunsthal di Rotterdam in collaborazione con il curatore
Thierry-Maxime Loriot e Peter Lindbergh, è organizzata dal Consorzio delle
Residenze Reali Sabaude, con il Patrocinio della Camera di Commercio di Torino.
Peter Lindbergh. A different Vision on Fashion
Photography
Fino al
4 febbraio 2018
Reggia di
Venaria, Sala delle Arti
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