mercoledì 17 dicembre 2014

LEISURE_Robert Capa STORIE DI GUERRA


Inaugura domani, giovedì 18 dicembre 2014, presso Photographica FineArt di Lugano la mostra “Storie di guerra”, ensemble di fotografie vintage scattate da André Friedman,  meglio noto come Robert Capa. Attraverso gli occhi di questo grande fotografo vengono raccontate le guerre e le tensioni internazionali che si sono verificate dal 1936 al 1954. Molti degli scatti sulla Guerra Civile Spagnola provengono da un gruppo di negativi ritrovato recentemente e noto con il nome The Mexican Suitcase, una valigetta rinvenuta sul finire del 2007 e misteriosamente recapitata all’International Center of Photography (ICP) di New York contenente 126 rotoli di pellicola appartenenti a Robert Capa, alla sua compagna Gerda Taro e a David “Chim” Seymour, eseguiti tra il 1936 e il 1939. Il fatto che i negativi originali fossero scomparsi alla fine del 1939 e poi riapparsi nl 2007, ha reso le immagini originali particolarmente rare e molte di esse, ai tempi furono duplicate per poter essere pubblicate sulle riviste quali Regards, Ce Soir, Vu e Life.
Oltre alle immagini della Guerra Civile di Spagna, particolarmente efficaci, come quella raffigurante Ernst Hemingway mentre discute a tavola di un’osteria con dei miliziani e un paio di fotografie eseguite da Gerda Taro poco prima di morire nella battaglia di Brunete (1937), ve ne sono diverse relative alla guerra Sino-Giapponese (Hankow 1938) nonché alla Seconda Guerra Mondiale, sul fronte europeo con diversi scatti ripresi in Italia con la 34° Divisione di Fanteria (Salerno e Napoli), in Francia con la IV Armata di Patton fino alla liberazione di Parigi ed in Germania per documentarne la resa. Visitando l’esposizione si passa poi ad alcune immagini scattate in Israele nel 1948 dove Capa documenta l’insediamento dei primi profughi ebrei ad Haifa e la vita nei kibbutz.
Biografia:
Robert Capa/André Friedman (1913 – 1954) inizia la sua carriera come fotografo autodidatta e nel 1931 lavora come assistente per Ullstein e dal 1932 al 1933 per Dephot (Deutscher Photodienst, il servizio tedesco per la fotografia). Nel 1933, si trasferisce a Parigi, dove assume il nome di Robert Capa e svolge l’attività di freelance. Le sue fotografie della guerra civile di Spagna risvegliano grande attenzione: la prima serie contiene già Morte di un repubblicano spagnolo, la sua opera finora più famosa e più discussa. Per tutta la vita rimane fedele al mestiere dell’inviato di guerra: soggiorna in Cina, Italia, Francia, Germania e Israele.
 Il 25 maggio 1954 viene ucciso in Vietnam. La sua morte è la tragica conseguenza del suo principio: “Se le tue fotografie non sono abbastanza belle, non sei abbastanza vicino”. La sua capacità di sintetizzare con una sola immagine i sentimenti e i dolori di un popolo dilaniato dalla guerra civile o dalla rivolta, suscita grande ammirazione. Tutte le sue opere hanno un elemento in comune: testimoniano il fascino che su di lui esercita l’uomo sempre in bilico tra la volontà di vivere e la propensione all’autodistruzione. La grande passione per il suo lavoro ne ha fatto il più famoso inviato di guerra del secolo: Capa ha senza dubbio fatto scuola e costituito un esempio da imitare non soltanto nel campo della fotografia, poiché la sua opera è al tempo stesso un manifesto contro la guerra, l’ingiustizia e l’oppressione.

Robert Capa STORIE DI GUERRA
Dalla guerra Civile Spagnola alla Guerra di Indocina
Lugano, Photographica FineArt
Dal 18/12/2014 al 30/01/2015
martedì – venerdì 09.00-12.30/14.00 – 18.00 sabato su appuntamento 

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