La genialità artistica di Vincent Van Gogh si mette in mostra a Milano
nell’ambito di un’esposizione promossa dal Comune
di Milano – Cultura, prodotta e organizzata da Palazzo Reale di Milano,
Arthemisia Group e 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE. Realizzata
anche grazie al sostegno del Gruppo Unipol, è patrocinata dall’Ambasciata
del Regno dei paesi Bassi a Roma e inserita negli eventi ufficiali del Van
Gogh Europe, l’istituzione di recente costituzione sostenuta dal governo
olandese a tutela e promozione dell’opera di Van Gogh.
Fil rouge della mostra, una lettura inedita dell’artista che mira a
legarlo idealmente alle tematiche di Expo 2015: la terra e i suoi frutti, l’uomo
al centro del mondo reale, la vita rurale e agreste correlata al ciclo delle
stagioni.
Un’interpretazione per nulla azzardata se si pensa che in un’epoca in
cui la maggior parte degli artisti rivolgeva lo sguardo al paesaggio urbano,
frutto dell’industrializzazione europea della fine del XIX secolo – come
accadeva appunto per i neoimpressionisti Seurat e Signac – Van Gogh sposta la
sua attenzione verso il paesaggio rurale e il mondo contadino. La vita e le
mansioni della tradizione agreste diventano per lui materia di studio,
considerando questa come soggetto dalla nobile e sacra accezione e i lavoratori
della terra figure eroiche e gloriose: dai primi disegni realizzati in Olanda
fino agli ultimi capolavori dipinti nei pressi di Arles, Van Gogh esprime la
propria affinità verso gli umili, immedesimandosi con loro e rappresentando il
loro dignitoso contegno.
Il visitatore è accompagnato nell’esplorazione di circa 50 lavori dell’artista,
alla scoperta di opere note e di altre mai viste prima: un’esperienza unica nel
suo genere con la quale comprendere ed esplorare il complesso rapporto tra uomo
e natura, fatica e bellezza, rivivendo, al contempo, gli stati d’animo che l’autore
ha trasferito nelle sue creazioni.
Il corpus centrale della mostra è costituito, come per l’esposizione del
1952, da opere provenienti dal Kröller-Müller Museum di Otterlo, a cui si
aggiungono lavori provenienti dal Van Gogh Museum di Amsterdam, dal Museo
Soumaya-Fundación Carlos Slim di Città del Messico, dal Centraal Museum di
Utrecht e da collezioni private normalmente inaccessibili. Tra i capolavori
concessi dal Kröller-Müller Museum alla mostra milanese, si citano L’autoritratto del 1887, il Ritratto di Joseph Roulin del 1889, Vista di Saintes Marie de la Mer del
1888, la Testa di pescatore del 1883
e Bruciatore di stoppie, seduto in
carriola con la moglie del 1883.
A corollario, una mise en scène degna di nota, firmata dall’archistar
giapponese Kengo Kuma.
Van Gogh – L’uomo e la terra
Fino all’8 marzo 2015
Palazzo Reale,
Milano
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