Quando la storia della fotografia passa per le grandi
mostre internazionali. Questo il focus d’analisi della pubblicazione deluxe
Contrasto Editore Photoshow, un progetto ideato e curato da Alessandra Mauro con
la collaborazione di critici di valenza internazionale. Il libro, un’affascinante
e suggestiva galleria d’immagini, traccia il percorso storico delle pratiche espositive
legate alla fotografia attraverso alcuni momenti, undici in particolare, che
hanno segnato altrettanti punti di svolta, andando a costituire i diversi
capitoli del volume. I casi affrontati non intendono esaurire il panorama, ma
sicuramente rappresentano gli snodi cruciali circa l’evoluzione delle modalità
di riempimento di uno spazio fisico attraverso le immagini fotografiche, le
quali sono divenute, in tal modo, accessibili a una fruizione collettiva e hanno
trasformato quello stesso spazio in un luogo diverso, speciale, dove la
fotografia ha avuto modo di raccontare una storia, sostenere una tesi,
affermare uno sguardo.
Infatti, prima ancora del suo atto di nascita ufficiale
(agosto 1839), prima ancora di essere raccolta e stampata in un libro, la
fotografia è stata esposta in una serie di mostre e presentata al pubblico
perché tutti potessero conoscerla e apprezzarla.
Come un lungo e avvincente racconto, i capitoli di
questo volume, illustrati dalle immagini d’epoca e dagli allestimenti
originali, ripercorrono i momenti salienti, i protagonisti, le opere di una
storia ancora in evoluzione. E se è vero che allestire una mostra significa
cercare alleati per una battaglia, tante sono state quelle condotte dalla
fotografia in nome di un’identità linguistica da affermare e ribadire.
Otto capitoli sono
dedicati a eventi espositivi diventati in breve altrettanti spartiacque ed
esempi di una nuova modalità percettiva ed espositiva. Un capitolo è
dedicato a quattro mostre proposte da un’unica istituzione, il Museum of Modern
Art di New York, che ha a lungo rappresentato il paradigma fotografico a
cui riferirsi. Due capitoli, infine,
sono dedicati non tanto a singoli eventi ma a personalità che hanno impresso un
forte cambiamento nel panorama espositivo fotografico: Alfred Stieglitz e la
sua pioneristica galleria di New York, 291, e Robert Delpire e la sua
esperienza alla direzione del Centre National de la Photographie. Una
conversazione con Quentin Bajac, attuale direttore del dipartimento di
fotografia del MoMa, introduce il volume e riporta i temi trattati pagina dopo
pagina.
Il percorso proposto è cronologico, con salti temporali
più o meno vistosi: dal 1839 al 2001 fermandosi a qualche anno da oggi.
Dalla prima mostra fotografica, a Parigi nell’agosto
1839, alla Great Exhibition di Londra del 1851, alla tedesca Film und
Foto del 1929, alle grandi mostre del MoMA di New York – prima fra tutte, The
Family of Man – per arrivare a quelle del nuovo millennio, come Here is
new york per cui, all’epoca dei social network e delle piattaforme di
condivisione delle immagini, curare mostre di fotografia significa affrontare
le sfide di una società “visiva” come la nostra.
Photoshow è
il frutto di un lungo lavoro collettivo, con testi e contributi di curatori e
studiosi internazionali tra i più attenti a quanto è avvenuto, avviene e sta
per avvenire nella fotografia: Gerry Badger, Quentin Bajac, Michel
Frizot, Alessandra Mauro, Paul-Louis Roubert, David
Spencer, Alessia Tagliaventi, Charles Traub, Lélia Wanick
Salgado e Francesco Zanot.
Alessandra Mauro,
curatrice del volume, è direttrice editoriale di Contrasto e direttrice
artistica della Fondazione Forma per la Fotografia di Milano. Ha curato
numerose mostre e pubblicazioni dedicate alla fotografia.
Photoshow
FORMATO: 20 x 26,5 cm
CONFEZIONE: Cartonato
PAGINE: 272
FOTOGRAFIE: 100 ca.
Prezzo 45 Euro
Traduzione dall’inglese: Arianna Gasbarro, Davide
Vergnano
Traduzione dal
francese: Teresa Albanese, Guia Boni
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