“I miei mobili sono sculture. Mi piace lavorare come uno scultore, è la
mia vita, la mia passione, la mia felicità e la mia gioia. La ragione del mio
lavoro.” Pierre Cardin.
In occasione del Salone del Mobile 2017, la Galleria Carla
Sozzani presenta “Pierre Cardin. Les Sculptures Utilitaires”, una mostra che
rende omaggio al couturier, straordinario precursore di forme e idee,
attraverso i progetti di design che negli anni Settanta ne hanno definito la
visione.
Le “Sculptures Utilitaires” sono arredi e luci in cui Pierre Cardin, lo
scultore della moda, traduce le sue figure geometriche, i tagli simmetrici, le
curve, nell’arredo quotidiano. “Ragiono come uno scultore, creo una forma. È
un procedimento per cui ciò che conta è la creazione di una linea che non c’era
prima. E che è destinata a durare”, ama affermare lo stilista.
Da questo percorso nascono forme futuristiche che conciliano le tecniche
della lacca tradizionale e dell’ebanisteria con le geometrie elementari. La sua
intuizione innovativa diventa struttura e componente estetica.
E continua Pierre Cardin: “Volevo dar forma a mobili come a sculture
da poter guardare da diverse angolazioni come i corpi che vesto”.
Mobili spaziali, lampade lunari, oggetti funzionali come armadi,
cassettiere, scaffali, sono progettati da più prospettive e la loro
funzionalità viene quasi nascosta dalla superficie laccata.
Un’ispirazione che trova validazione nelle parole di Maurice Rheims de
l’Académie française: “Una vera evoluzione si verifica nel design di Pierre
Cardin, là dove l’idea di un mobile dà luogo a un’immagine scolpita. Di rado
nelle arti decorative abbiamo potuto percepire come l’artigiano fosse toccato
dalla grazia”.
Pierre Cardin. Les Sculptures Utilitaires
Dal 4 aprile al 1° maggio 2017
Galleria Carla Sozzani, Corso Como 10,
Milano
Tutti i giorni, 10.30 – 19.30;
mercoledì e giovedì, 10.30 – 21.00. Aperture speciali – Salone del Mobile 2017:
3 – 9 aprile 2017, cocktails 19.00 – 21.00
Pierre Cardin, biografia
Pierre Cardin, 1922, di origine italiana e di
formazione francese, è stato il primo designer
a creare il prêt-à-porter nel
1959 sfilando dai grandi magazzini Printemps; il primo a creare la collezione
moda per l’uomo nel 1960; il primo ad andare in Giappone, in Cina e in Russia
aprendo boutiques; il primo ad applicare le licenze nella distribuzione di
prodotti che non fossero solo abbigliamento, il primo ad allestire mostre e il
primo a vestire ogni ambito del vivere, dagli occhiali ai ristoranti, dalle
navi agli aerei.
Profondamente attratto dal mondo del teatro e del cinema, Cardin ha
lavorato con Jean Cocteau e Jeanne Moreau, fino ad aprire nel 1970 a Parigi,
l’Espace Pierre Cardin, dedicato
al teatro, al cinema e alla danza, e a fondare
nel 2000 il Festival Château Lacoste in Provenza.
Nel 2006 ha disegnato le coreografie di Marco Polo per l’Opera di
Pechino. Nel giugno 2016 Pierre Cardin ha prodotto Dorian Gray al Teatro
La Fenice di Venezia e ha disegnato i costumi. Nel novembre dello stesso anno
ha luogo la sfilata Pierre Cardin per settanta anni di Design all’Institut de
France a Parigi. Nella primavera 2017 presenterà il libro «Seventy Years of
Design» di Jean-Pascal Hesse, Assouline editore.
Tra i molteplici riconoscimenti, i tre Gold Thimbles dalla Haute-Couture
di Francia nel 1977, 1979, 1982; la Legione d’onore nel 1982, la nomina ad
Ambasciatore Onorario dall’Unesco nel 1991 e a Membro dell’Académie des Beaux
Arts nel 1992, Goodwill Ambassador FAO nel 2009, il Legend Award della città di
New York nel 2010, il Leone d’Oro della Regione Veneto nel 2012, l’ Ordine
dell’Amicizia della Federazione Russa nel 2014.
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