Ultimi giorni per vedere la mostra dedicata all’universo di Letizia Battaglia, una tra le firme della fotografia italiana più famose nel
mondo, testimone con il suo obiettivo di uno dei periodi più oscuri della
storia del nostro Paese: Palermo tra miseria e incanto, l’orrore dei delitti di
mafia, i volti del dolore di chi è rimasto e, infine, il riscatto nella
bellezza e nel coraggio degli “Invincibili” che hanno segnato la storia. Fino
al 5 aprile, infatti, Palazzo della Ragione, nel cuore di Bergamo Alta, ospita
l’esposizione di una selezione dei suoi lavori migliori che si propone di
raccontare passo passo l’itinerario della fotografa, fotoreporter e giornalista
palermitana, che ha fatto del suo lavoro un manifesto e un' esperienza
artistica riconosciuta a livello internazionale. In mostra, 59 fotografie
rigorosamente in bianco e nero, realizzate dal 1974 al 2015 e provenienti
dall’archivio personale dell’artista, organizzate in quattro sezioni
espositive: Palermo, Cronaca, Rielaborazioni e Invincibili. Il viaggio
comincia con “Palermo”, in cui rivive l’anima della città nelle sue profonde
contraddizioni. Vi è poi “Cronaca”, con le immagini che sono diventate
icone in tutto il mondo degli anni bui delle guerre di mafia: nel 1979 l’esecuzione
con una raffica di mitra del magistrato Cesare Terranova e del maresciallo di
pubblica sicurezza Lenin Mancuso; nel 1980 l’omicidio del presidente della
Regione Sicilia Piersanti Mattarella, fratello dell’attuale Presidente della
Repubblica; l’uccisione di Salvo Lima, la strage di Capaci e la strage di Via
D’Amelio, in cui vengono uccisi Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Dopo le stragi del ’92
Letizia Battaglia decide di cambiare. Si allontana da Palermo, alla volta di
Parigi, in cerca di un po’ di pace.
E’ il periodo delle Rielaborazioni:
nel 2004 sceglie i più dolorosi e significativi fra i suoi scatti di cronaca
mafiosa e li trasforma in altro, sovrapponendo alle immagini della morte, come
in un rito
di purificazione, quelle dell’acqua e di un nudo femminile, di una
bambina o di un fiore, perché l’atrocità sia finalmente lasciata sullo sfondo
portando in primo piano il richiamo alla bellezza
e alla speranza.
Sono passati molti anni e
la situazione a Palermo non è cambiata: la mafia esiste ancora. Letizia
Battaglia ha quasi ottant’anni e dopo aver lottato tutta la vita per il
rispetto del valore universale
di giustizia, ora è stanca di tutto questo
dolore.
Nel 2013 nasce così la serie Gli Invincibili, composizioni di
immagini per omaggiare i suoi miti: tra gli altri, Gabriele Basilico, Pier
Paolo Pasolini, Rosa Parks, Il Crocifisso di Santo Spirito di Michelangelo,
Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, James Joyce, Freud, Marguerite Yourcenar,
Che Guevara.
La mostra di Letizia
Battaglia è il cuore della IV edizione del Festival Domina Domna,
rassegna culturale che vuole essere un contenitore e un amplificatore della
creatività femminile.
Letizia Battaglia 1974-2015
Palazzo
della Ragione, Bergamo Alta
Fino
al 5 aprile 2015
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