Moda e arte sempre più vicine
per proclamare all’unisono l’autenticità della bellezza. Sulla scorta di queste
considerazioni, Acqua di Parma scende in campo per l’arte
contemporanea, segnando il debutto di Monsieur Bernard Arnault in Italia (dal
2001 il brand fa parte del gruppo di lusso LVMH), quasi a calcare le orme di
François Pinault, patron di Kering, e da anni attivo a Venezia con il polo
culturale Palazzo Grassi-Punta della Dogana.
Palcoscenico d’eccezione per
questa première, Milano col seicentesco Palazzo Cusani, dove il prossimo 15
maggio si aprirà la mostra I’ll Be There Forever – The Sense of Classic.
Curata da Cloe Piccoli e allestita dallo studio di architettura Kuehn
Malvezzi, fra i più riconosciuti a livello europeo, l’esposizione
presenterà opere di artisti come Rosa Barba, Massimo Bartolini, Simone
Berti, Alberto Garutti, Armin Linke, Diego Perrone e Paola Pivi,
con opere site-specific pensate per le stanze, le corti del palazzo e per la
grande sala da ballo Radetzky al piano nobile. Artisti che a sempre guardano al
classico, interpretandolo con libertà e grande forza espressiva, evitando di
cadere in stereotipi, classicismi e formalismi. È così che il classico rivive
ai giorni nostri con spirito e carattere, assumendo un fascino unico e
particolare, complice la contaminazione di storie, generi, culture, latitudini.
Un classico che torna puntuale nella storia e ogni volta più vigoroso di prima,
sempre diverso ma in ogni modo presente.
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