Paolo Roversi_Ravenna, Paris 2003 © Paolo Roversi |
Milano in
questi giorni è fotografia, complice Photo Vogue Festival, l’evento targato
Vogue Italia e dedicato a questa splendida forma d’arte, capace di parlare con
le immagini e la forza da esse sprigionata.
Nell’ambito di
questa iniziativa sono numerose le attività in calendario, tra cui la mostra “Paolo
Roversi, Incontri” allestita presso la Fondazione Sozzani (Galleria
Carla Sozzani, Corso Como 10, Milano) e visitabile fino all’11 febbraio
2018.
Un appuntamento
dedicato all’estro visionario del fotografo che si svolge in concomitanza alla
grande esposizione di Palazzo Reale “Paolo Roversi. Storie” (visitabile fino al
17 dicembre 2017) e mette in evidenza la
struttura propriamente pittorica delle fotografie di Paolo Roversi.
Roversi è artista della composizione e della geometria, con un approccio
astratto alla realtà. Fin dagli Anni '80 le sue fotografie rispondono a una
costante esigenza formale che dà loro
un carattere sorprendentemente
atemporale, in contraddizione con il gusto e gli usi della moda.
La sua familiarità con la storia dell'arte, e con la pittura italiana in
particolare, gli permette di fotografare come un pittore. Lavora spesso a serie
costruite attorno a un tema o a un modello, come se cercasse di estrarne tutte
le possibilità plastiche.
Per questa esposizione Roversi ha raccolto le sue fotografie a due e a
tre, in dittici e trittici. Questo procedimento, mai utilizzato prima in modo sistematico,
offre uno sguardo inedito sul
suo lavoro, dandogli una dimensione
monumentale.
La composizione a più elementi gli consente di dare un’attenzione
maggiore al soggetto arricchendone la lettura. Come nei polittici del
Rinascimento, che ricorrono ampiamente a questo metodo. In questa mostra la
fotografia di Paolo Roversi appare più serena e controllata che mai.
Insieme a più di trenta dittici e trittici – realizzati appositamente
per questa mostra a partire da alcune delle più importanti foto di Roversi –
viene presentata per la prima volta una selezione di ritratti incrociati di
Paolo Roversi e Robert Frank realizzati nel 2001 in Nova Scotia.
Paolo Roversi, Incontri
Fondazione Sozzani,
Galleria Carla Sozzani, Corso
Como 10, Milano
Fino all’11 febbraio 2018
Paolo Roversi, Storie
a cura di Alessia Glaviano
Palazzo Reale
Fino al 17 dicembre 2017
Paolo Roversi (Ravenna, 1947) inizia a lavorare come
fotoreporter per l’Associated Press negli
anni Settanta. Nel novembre del 1973, su suggerimento di Peter Knapp, direttore
creativo della rivista Elle, si
trasferisce a Parigi dove lavora per la Huppert Agency.
Nel 1974 diventa assistente del
fotografo inglese Laurence Sackman. Lasciato lo studio di Sackman, inizia a
lavorare per Elle e Dépêche Mode. Il suo primo servizio
fotografico importante è pubblicato su Marie
Claire, e firma la campagna di Christian Dior.
Nel 1980 inizia a utilizzare la
pellicola Polaroid 20x25 cm e collabora con le
maggiori riviste di
moda: Elle,
Marie Claire, Harper's Bazaar e Vogue. Negli stessi anni inizia a
scattare per alcuni tra i più importanti nomi della moda: Yohji Yamamoto,
Azzedine Alaïa, Comme des Garçons, Christian Dior, Yves Saint Laurent, Hermès,
Giorgio Armani e Valentino.
Vince nel 1996 il Trophée de la Mode di Parigi come miglior fotografo e nel 2001 è premiato
dai China Nel 2000 espone a Milano alla Galleria Carla Sozzani;; nel
2002 a New
York alla Galleria Pace/MacGill;; nel
2006 in Giappone al Yokohama Red Brick Warehouse Number 1;; nel 2008 ai
Rencontres Internationales de la Photographie d’Arles e nel 2009 a
Berlino alla
Camera Work Galerie;; nel 2017 a Milano a Palazzo Reale e alla Fondazione
Sozzani.
Tra le numerose pubblicazioni, Roversi
ha pubblicato due libri dedicati al ritratto: “Angeli” nel 1994 e “Al Moukalla”
nel 1995 per Camera Oscura e diverse monografie: “Una Donna”, Carla Sozzani
Editore, 1989;; “Nudi”, Editions Stromboli, 1999;; “Libretto”, Editions
Stromboli, 2000;; “Studio”, Steidlangin, 2005;; “Secrets”, Editions Stromboli,
2013;; “Dior Images”, Rizzoli International, 2018.
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