Comune di Milano – Cultura e Fondazione Nicola Trussardi presentano “La
Grande Madre”, una mostra a cura di Massimiliano Gioni, promossa dal Comune di Milano – Cultura, ideata
e prodotta dalla Fondazione Nicola Trussardi insieme a Palazzo Reale per Expo
in città 2015.
“Uno sguardo sulla maternità e sulla
condizione femminile filtrato attraverso un secolo di opere d’arte, che
ripropongono questioni oggi non solo presenti, ma spesso ancora irrisolte”,
afferma Beatrice Trussardi,
Presidente della Fondazione Nicola Trussardi. Un modo per affrontare le tematiche di Expo secondo una prospettiva di
genere che enfatizza la centralità delle donne nella società. La mostra,
pertanto, si pone come un’occasione unica per riflettere sui valori di cui la
presenza della donna è portatrice in ogni settore sociale, rendendo Expo un
prezioso momento di confronto e dialogo per quanto concerne idee e progetti
volti allo sviluppo del pianeta.
Esposte,
le opere di 127 artiste ed artisti
internazionali, con un allestimento che si estende su una superficie di circa
2.000 metri quadrati al Piano Nobile di Palazzo Reale. Tema centrale, l’iconografia e la rappresentazione della maternità
nell’arte del ‘900, dalle avanguardie fino ai giorni nostri. Dalle veneri
paleolitiche alle cattive ragazze del post femminismo, passando per la
tradizione millenaria della pittura religiosa con le sue innumerevoli scene di
maternità: a dimostrazione che la storia
dell’arte e la cultura hanno spesso posto al centro la figura della madre,
spesso assunta quale simbolo della creatività e metafora della definizione
stessa di arte. Senza contare che la madre – nonché la sua versione più
famigliare di mamma – sono concetti intimamente legati all’immagine
dell’Italia.
Una mostra, quindi, sul potere della donna:
non solo sul potere generativo e creativo della madre, ma soprattutto sul
potere negato alle donne e sul potere conquistato dalle stesse nel corso del
‘900. Partendo dalla rappresentazione della maternità, l’esposizione si
amplia per passare in rassegna un secolo di scontri e lotte tra emancipazione e
tradizione, raccontandone le evoluzioni in termini di sessualità, generi,
percezione del corpo e dei suoi desideri. È così che diviene una sorta di museo temporaneo nel quale si
combinano storia dell’arte e cultura visiva, costruendo una narrazione
trasversale del XX secolo di cui esplora miti e cliché del femminile.
Alfred Kubin, Edvard Munch, Umberto
Boccioni, Filippo Tommaso Marinetti, Man Ray, André Breton, Salvador Dalì,
Frida Kahlo, Lee Miller, Louise Bourgeois, Yayoi Kusama, Yoko Ono, Cindy
Sherman sono solo alcuni dei nomi degli artisti esposti a cui si
accompagnano le installazioni di Jeff
Koons, Thomas Schütte, Nari Ward e le opere di rilievo di Thomas Bayrle, Constantin Brancusi, Maurizio
Cattelan, Lucio Fontana e Kara Walker.
Un viaggio per immagini e suggestioni alla
scoperta di un’immagine della madre quale proiezione di desideri, ansie e
aspirazioni individuali e collettive, maschili o femminili che siano. Un’immagine
meno scontata di quella propinata da pubblicità e retorica, ma decisamente più
complessa e potente.
A
corollario della mostra, un catalogo a
cura di Massimiliano Gioni, contenente oltre trecento immagini a colori che
illustrano testi monografici e approfondimenti su tutti gli artisti esposti
nonché una raccolta di saggi e testi critici inediti.
La Grande Madre
Palazzo Reale, Milano
Fino al 15 novembre 2015
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