lunedì 20 maggio 2013

LEISURE_Glamour & Charity protagonisti a Milano







Giovedì 23 maggio alle 19.00 la mondanità di Milano incontra la solidarietà. Presso il Mercedes Benz Center di Milano (via Gottlieb Daimler 1), partner ufficiale della serata, va in scena l’esclusiva presentazione in anteprima del libro “Le mie amiche dicono che…”. Un appuntamento speciale, ospitato in uno spazio prestigioso e avveniristico come quello del più grande centro del marchio Mercedes Benz nel Sud Europa e condotto da Melba Ruffo di Calabria (ingresso rigorosamente su invito).
Edito da Electa, il libro - in libreria dal 4 giugno - rappresenta il coronamento di un sogno, intrapreso e portato avanti grazie all’aiuto di 51 amiche speciali che svelano i loro indirizzi milanesi segreti, nascosti ai più e spesso anche a Internet, gelosamente custoditi e sussurrati a vicenda. Suggerimenti utili e, al tempo stesso, sfiziosi, ma soprattutto rari e preziosi, svelati eccezionalmente per sposare la nobile causa della fondazione umanitaria “City of Joy Aid” di Dominique Lapierre, attiva dal 1982 per il sostegno dei bambini che affollano le bidonville di Calcutta e alla quale andranno parte dei proventi ricavati dalla vendita del libro nel corso della serata. 
Un prezioso divano liberty da sistemare? Un’asola senza bottone proprio su quell’introvabile tailleur haute couture? Chi chiamare? Da chi andare? Di chi fidarsi ciecamente? Non c’è pubblicità o annuncio che possa convincere o rassicurare: quando teniamo davvero a qualcosa ci affidiamo sempre e solo al consiglio di chi ha provato, meglio se un amico, ancor più se fidato. Allora, perché non riunire tutti gli indirizzi utili ma ignoti alla maggior parte delle persone? Non si tratta di un inventario di negozi conosciuti ormai da tutti, ma, piuttosto, di una minuziosa raccolta di piccole realtà in grado di risolvere quotidiane seccature così come di soddisfare le esigenze più raffinate. Dal signore che riassesta elettrodomestici armeggiando con il martello alla stregua di una bacchetta magica, alla sarta che grazie al suo tocco d’oro fa rinascere il nostro abito più prezioso, maldestramente rovinato. Persone, insomma, a cui affidarsi pienamente perché già “testate” e che, di conseguenza, non esiteremmo un istante a consigliare al nostro migliore amico. Scoprirle e condividerle con chi ne trarrà altrettanta soddisfazione, pertanto, diventa un modo per ritrovare il piacere del locale e della bottega nell’epoca in cui spopola il globale.
240 pagine tutte da sfogliare e gustare con sorpresa e curiosità, come se si aprissero i taccuini privati di alcune fra le protagoniste più chic della vita meneghina di oggi. Signore milanesi raffinate e dinamiche che, oltre a svelare i propri luoghi del cuore, hanno accettato di raccontare se stesse rispondendo con entusiasmo, e anche con un pizzico d’ironia, a un divertente questionario di Proust che ne rivela tratti caratteriali e gusti personali. Le mie amiche dicono che...” diventa così un’irrinunciabile guida pratica, con la leggerezza di un diario e, al contempo, l’ambizione di svelare lo spirito easy chic, glamour e inaspettato, più nascosto di Milano, e non solo. Dal ristorante alla pasticceria più amata, fino all’insostituibile coiffeur: tutti “indirizzi must” da annotare e sperimentare per non rimanerne “mai più senza”! Il libro svela così una piccola miniera di riferimenti inediti, per stupire e per stupirsi: idee insolite, mete particolari, attività bizzarre e indirizzi culto, oltre agli immancabili coup de coeur. E ancora beauty secret, indirizzi top, vintage cult e caffè couture: location da non perdere, all’insegna di un mood ricercato, dal fascino senza tempo. Un libro da tenere sempre con sé per non perdersi nulla di una città magica che ha tanto da svelare e per essere sempre pronti ad affrontare ogni situazione con stile, eleganza e senso pratico.
Ma non solo…un piccolo gesto con cui fare del bene e adoperarsi per gli altri. Come anticipato, tutti i narratori e i redattori speciali hanno contribuito alla raccolta dei fondi che saranno interamente devoluti alla fondazione umanitaria “City of Joy Aid” di Dominique Lapierre.

Fondata e finanziata dallo scrittore e da sua moglie nel 1981 in India, originariamente aiutava i bambini dei sobborghi di Calcutta sofferenti di lebbra; ad oggi opera in diversi Paesi a favore delle persone più svantaggiate attraverso una rete di cliniche, scuole, centri di riabilitazione e barche ospedale.
Negli ultimi 30 anni, grazie alle royalties generate dai bestseller internazionali di Dominique Lapierre, agli introiti delle sue lezioni e alle tante donazioni spontanee dei lettori, l’organizzazione ha realizzato importanti progetti accompagnati da programmi di educazione, auto-assistenza, sviluppo rurale, emancipazione femminile, riabilitazione e ricostruzione. Ecco qualche numero: circa 9.ooo i bambini curati affetti da lebbra e da malattie causate da malnutrizione; più di 2 milioni i tubercolotici assistiti; 645 i pozzi creati per l’acqua potabile e 102 le scuole fondate; ha inoltre fornito assistenza medica a circa 5 milioni di malati nel mondo e insegnato a leggere e a scrivere alle donne di un migliaio di villaggi.
La sede dell’organizzazione è a Calcutta mentre, a livello locale, City of Joy Aid si avvale della collaborazione di organizzazioni indipendenti per lo sviluppo sociale attraverso ONG attive sul territorio: 9 in India, 1 in Guatemala, 1 in Africa del Sud e 1 ad Haiti.
Dominique Lapierre, nato in Francia nel 1931, esordisce nel 1947 con il libro Un Dollaro Mille Chilometri che diventa il primo di una lunga serie di best seller internazionale di successo cui seguono, dal 1954, in sodalizio con Larry Collins, alcuni dei libri più memorabili del 1900: Parigi brucia?, Alle 5 della sera, Gerusalemme Gerusalemme, Stanotte la libertà, Il quinto cavaliere.
La sua vita e il suo lavoro sono caratterizzati da molti incontri e decisive esperienze fin da giovanissimo, a partire da Un Dollaro Mille Chilometri, il racconto di un’avventura che inizia a 17 anni quando lascia Parigi con soli 30 $, lavora a bordo di una nave, sbarca negli Stati Uniti e viaggia per 30.000 miglia lungo il continente Americano. Da allora vita e letteratura sono state un susseguirsi di nuove storie ed esperienze.
Dopo aver fondato nel 1981 City of Joy Aid, Dominique Lapierre rimane oltre due anni a Calcutta per visitare i suoi "figli" raccontando quest'esperienza in La città della gioia: questo libro, che è diventato anche un film, ha venduto oltre otto milioni di copie e racconta la storia dell'epica sopravvivenza della popolazione di uno dei sobborghi più poveri dell'India.
A Calcutta Dominique Lapierre diventa un intimo collaboratore di Madre Teresa, che gli concede l'esclusiva per un film sulla sua vita e sul lavoro delle sue sorelle, Le Missionarie della Carità, con protagonista Geraldine Chaplin. Nel 1991 lo scrittore ha pubblicato Più grandi dell'amore e nel 1997 Mille Soli, una cronaca dei personaggi e degli eventi che hanno plasmato la sua vita da filantropo. L'ultimo romanzo, Mezzanotte e cinque a Bhopal è il vero e proprio reportage di una tragedia annunciata.
I suoi scritti sono stati premiati con il prestigioso Humanitas Prize per gli alti valori morali comunicati.

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