Strano a dirsi, ma mai come ora il teschio impazza nell’utilizzo iconografico di brand e maison di moda, facendola da padrone su accessori e capi d’abbigliamento. Una vera e propria “Skull mania” per una buona dose di fortuna, buoni auspici ed esiti propiziatori. E non bisogna essere ad ogni costo scaramantici per subirne il fascino decorativo.
Il cugino d’Oltralpe Gas Bijoux lo celebra con un braccialetto in doppia versione – argentata e dorata – con tanto di strass a rendere ancora più brillante il suo significato portafortuna. Chez John Richmond adorna monili e anelli. Idem dicasi di Philipp Plein e delle sue t-shirts.
Ma a celebrarlo in ogni dove e in ogni come, lui: angelo e demone della moda, spirito tanto dissacrante quanto osannante, tripudio di un estro creativo difficilmente eguagliabile nel trasformare il grottesco in fiaba. Proprio lui: Alexander McQueen. Per lo stilista il teschio si è spinto oltre il mero significato simbolico ed è divenuto per così dire icona dello stile della maison, con tutto il suo carico di personalità e determinazione. La stessa determinazione con cui McQueen ha trovato nell’oscurità una bellezza radiosa e immortale, che con i tratti di una bella addormentata nel bosco è tornata ai giorni nostri, lasciando l’incanto di un luogo fiabesco per avventurarsi nella frenesia metropolitana. Ma con un compagno inseparabile: il teschio. Eccolo trionfare su sciarpe, scarpe - applicato su ballerine ultra flat e decollétées con plateau e ricamato su eleganti velvet pump, clutch con impugnatura a quattro dita - il cui antenato è un antico tirapugni, bracciali smaltati e anelli. Lasciamoci sedurre e diamogli libera interpretazione!
Nessun commento:
Posta un commento