3000 anni di
storia della moda e del costume riuniti nella più grande sfilata di stili
diversi debuttano online oggi nel nuovo progetto di Google "We wear culture” , disponibile sulla piattaforma Google Arts &
Culture.
L’iniziativa è
frutto di una collaborazione con la Fondazione
Gianfranco Ferré e oltre 180 istituzioni culturali di fama mondiale di ogni parte del
mondo, da New York a Londra, da Parigi a Tokyo, da San Paolo a Firenze, a
Milano.
Utilizzando
tecnologie all'avanguardia, il progetto consente di esplorare stili e look di
epoche diverse, a partire dall'antica Via
della seta, passando per le mode
sofisticate di Versailles, fino al punk
britannico o alle storie che sono alla base degli abiti che indossiamo oggi. Pezzi
iconici che hanno cambiato il modo di vestire di intere generazioni, come i
tacchi alti di Marilyn Monroe o l’abito nero di Chanel, vengono riportati in
vita grazie alla tecnologia VR (realtà
virtuale).
“L’infinito
viaggiare di Gianfranco Ferré”, raccontato dalla Fondazione che porta il nome dello
stilista, è ora disponibile online come parte dell'esposizione internazionale
che si apre oggi.
●
un’esperienza “Street
View”, grazie
alla quale i visitatori potranno scoprire la sede della Fondazione Gianfranco
Ferré a Milano, in via Tortona 37, e conoscere i suoi ambienti con quanto
contenuto in essi, testimonianza di quasi quattro decenni di attività dello
stilista.
●
immagini e testi che raccontano i “viaggi” di Gianfranco Ferré in India e in Cina, Paesi da lui
conosciuti e amati, le cui culture hanno giocato un ruolo decisivo nella
definizione del suo stile: foto e dipinti di architetture,
costumi tradizionali, arte, cerimonie, ritratti messi in relazione con immagini
di collezioni dello stilista. Si aggiungeranno poi altre tappe, dal Giappone
all’Africa, al Sud America… Le mostre sono accompagnate da un ricco capitolo introduttivo
e dal racconto dell’interessante vicenda
personale e professionale di Ferré.
Il Direttore della
Fondazione Gianfranco Ferré, Rita Airaghi,
ha dichiarato:
“Abbiamo scelto di raccontare il mondo di Gianfranco Ferré lavorando sul
tema del viaggio, reale o immaginario, scoprendo - o riscoprendo - idee,
suggestioni, ricordi, invenzioni sempre rielaborate dalla sua fantasia
inesauribile. Proporre il risultato della nostra ricerca in Google Arts &
Culture significa condividerlo realmente con tutti, facendolo diventare un
patrimonio di conoscenza globale, un obiettivo che la Fondazione considera di
primaria importanza. Per realizzarlo si è scelto di essere partner di un
progetto ugualmente globale, attraverso il mezzo più idoneo a questo scopo: la
tecnologia contemporanea, “intelligente”, senza frontiere, accessibile e
fruibile in modo immediato e stimolante”.
Il
progetto riunisce la collezione della Fondazione
Gianfranco Ferré con oltre 180 istituzioni culturali di 42 diversi Paesi.
Le storie di
quattro pezzi iconici che hanno cambiato la storia della moda vengono portate
in vita attraverso video in VR disponibili su YouTube o con un visore per la
realtà virtuale:
● L’abito nero di
Chanel da Parigi (1925), che ha
cambiato radicalmente il codice di abbigliamento dell'indumento nero,
rendendolo un pezzo esclusivo nell'armadio di ogni donna.
● Gli stiletto di
Marilyn Monroe di Ferragamo da Firenze, in Italia (1950-60), i tacchi a spillo
rosso scarlatto che sono divenuti espressione di legittimazione, successo e
sensualità per le donne.
● Maglia e gonna che si ispirano al kimono di Comme des
Garçons da Kyoto, in Giappone (1983), che mostra come Rei Kawakubo abbia
portato l'estetica e l'artigianato dei kimono giapponesi tradizionali e
contemporanei sul palcoscenico mondiale attraverso modelli radicali.
● Il corsetto di Vivienne Westwood da Londra, nel Regno
Unito (1990), che celebra l'interpretazione unica della stilista di uno degli
abiti più controversi della storia, facendo incontrare il mondo dell'arte e
quello della moda.
Le diverse mostre
digitali presentano icone, movimenti, pionieri e trendsetter fra cui Alexander
McQueen, Marilyn
Monroe, Cristóbal
Balenciaga, Coco
Chanel, Audrey
Hepburn, Christian
Dior, Helmut
Newton, Irving
Penn, Yves
Saint Laurent, Manolo
Blahnik, Gianni
Versace, Oscar
de la Renta, Pierre
Balmain, Vivienne
Westwood, Miyake
Issey e tanti
altri.
Esperti di moda,
curatori e stilisti nonché università, musei e ONG da ogni parte del mondo
hanno collaborato al progetto per dimostrare che la moda fa parte della nostra
cultura, costituisce una forma d'arte ed è il frutto di una vera e propria
artigianalità. Le tecnologie all'avanguardia di Google, inclusi la realtà
virtuale, i video a 360°, i tour con Street View e le immagini
"gigapixel" ad altissima risoluzione, sono state usate per preservare
le collezioni e renderle disponibili a tutti.
Amit Sood,
direttore di Google Arts & Culture, ha dichiarato:
"Invitiamo tutti a scoprire le storie che sono alla base degli
abiti che oggi indossiamo abitualmente con il progetto We Wear Culture su
Google Arts & Culture. Potreste rimanere sorpresi nello scoprire che i
jeans o l’abito nero nel vostro guardaroba hanno cento anni di storia. Quello
che indossiamo è autentica cultura e, molto spesso, un'opera d'arte."
We wear Culture è
disponibile online su g.co/wewearculture e attraverso l'app Google Arts & Culture
su iOS e Android.
“We wear culture” in numeri:
●
Oltre 180 grandi istituzioni culturali e di moda provenienti da 42
paesi.
●
Oltre 400 esposizioni e storie online che condividono un totale di
30.000 foto, video e altri documenti.
●
4 esperienze di realtà virtuale relative ai pezzi iconici del mondo
della moda.
●
Oltre 700 immagini in ultra-alta risoluzione, chiamate
"gigapixel".
●
Oltre 40 sedi che offrono accesso al dietro le quinte attraverso Google
Street View.
Ulteriori contenuti in evidenza dal
progetto We wear culture:
●
Visita la più grande
collezione di costumi al mondo presso il Metropolitan
Museum of Art nel Laboratorio dell'Instituto di Conservazione dei Costumi
grazie ai filmati a
360° e
scopri in che modo gli esperti lavorano per conservare i 35.000 manufatti
conservati presso il museo.
●
Fai un giro virtuale nelle varie dimore della moda quali la Dream
Pad di Condé Nast, il Palazzo
di Versailles e la African
Heritage House.
●
Guardati intorno nel
MoMu Fashion Museum di Anversa, un luogo in cui
ti attendono i pionieri della moda, oppure cammina dentro Palazzo Pitti per visitare la
mostra fotografica di Karl Lagerfeld "Vision of Fashion".
●
Le immagini a ultra-alta risoluzione, scattate da Google Art Camera, ti
consentono di ammirare i magistrali ricami di un Abito
del Dragone indossato dall'imperatore della dinastia Qing e di avvicinarti
ad un soprabito
da sera di Elsa Schiaparelli e ai suoi dettagli floreali finemente ricuciti,
che esemplificano la storia d'amore esistente fra Moda e Arte surrealista.
La moda come forma d'arte e
cultura:
●
Esplora il rapporto esistente tra Moda e Cultura navigando attraverso lo
stile feroce del movimento punk britannico, l'evoluzione
dello stile di strada giapponese e la storia
del denim.
●
Scopri il
guardaroba della pittrice Frida Kahlo o come la splendida attrice brasiliana
Carmen
Miranda abbia reso popolare la scarpa con plateau negli anni '30.
L'artigianato dietro la moda:
●
Scopri i legami infrangibili tra la moda e l'artigianato. Guarda
come vengono realizzati una scarpa o un kimono
tradizionale. Esplora l'arte del merletto belga
del XVIII secolo e l'iconica tecnica di tintura dell'Abito
Delphos in India o in Nigeria, oppure scopri
tutto ciò che c'è da sapere sulle Macchine
che hanno rivoluzionato la produzione tessile nei secoli.
L'impatto della moda:
●
Comprendi il diverso impatto della moda e in che modo essa potenzi
le comunità locali in
India, nonché la sua parte
influenzata dall'ambiente e, ovviamente, in che modo ciò costituisca
un business.
●
Leggi gli articoli di esperti su temi come "Perché
la moda conta", “4
modi per amare sia la moda che il pianeta",
o "Come
vestire con classe seguendo l'esempio delle più grandi donne della storia".
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