venerdì 1 febbraio 2013

LEISURE_L'archivio Condé Nast in mostra a Milano






“Dobbiamo fare di Vogue un Louvre”. Queste le parole che Edward Steichen rivolse negli anni ’20 a Edna Woodman Chase, la prima caporedattrice di Vogue America. E che, oggi come allora, riecheggiano la rivoluzione impressa da Condé Nast e dal suo gruppo di lavoro non solo alla moda ma alla fotografia generalmente intesa, da quando, nel 1909, acquista la prestigiosa testata Vogue.
Un’impronta nuova, figlia di una lungimirante visione e interpretazione dello stile, devota a una resa illustrata volta a spingersi oltre il semplice racconto per immagini, declinato in delicate istantanee ottocentesche. D’ora in poi, gli scatti parlano da sé: esprimono caratteri, testimoniano un’epoca, rappresentano istanze socio-culturali. Il tutto per opera di veri geni del mestiere, che, complice l’occhio indagatore dell’obiettivo, firmano alcune delle scene più emblematiche, destinate a lasciare il segno. Edward Steichen è stato uno dei primi grandi autori a scattare per Vogue, accettando una sì intrigante sfida e non curandosi troppo di chi lo accusava di essersi svenduto per la moda. Da quei primi intrepidi passi, sono cambiate molte cose fino a far diventare la fotografia di moda una disciplina che va ben oltre la semplice frivolezza e che non deve dimostrare più il suo valore: grazie al talento e alla tecnica dei suoi rappresentanti, oggigiorno è un linguaggio artistico a tutti gli effetti, caratterizzato per la formidabile forza ed influenza visiva.
Tutto questo e molto altro ancora, è adesso protagonista di una mostra organizzata dalla Fondazione Forma, a cura di Nathalie Herschdorfer.
Un percorso espositivo che raccoglie una straordinaria selezione d’immagini provenienti dagli archivi Condé Nast di New York, Parigi, Londra e Milano: un’occasione unica per raccontare, attraverso opere preziose e rare, la storia della fotografia di moda, cogliendone le evoluzioni dalle sue origini fino ai giorni d’oggi. Si evince, così, il suo carattere per così dire teatrale, dove per costruire l’immagine, insieme al fotografo, giocano ruoli importanti i redattori, le modelle, i truccatori, gli stylist…un esercito di figure professionali relativamente nuove, venutesi a creare proprio in concomitanza con lo sviluppo e l’affermarsi della fotografia di moda. In tutti questi anni, essa ha rappresentato il terreno di sperimentazione per antonomasia, trovando la sua piena realizzazione sulla carta stampata, complice l’indissolubile legame tra fotografi e redazione, che ha dato vita a collaborazioni creative e, al tempo stesso, provocatorie, in grado d’interpretare e, soprattutto, anticipare lo stile. Da Cecil Beaton a Man Ray a Guy Bourdin, passando per Helmut Newton, Mario Testino, Peter Lindbergh e molti altri: la grande inventiva della fotografia ha dato vita nelle pagine delle riviste Condé Nast ai sogni e alle visioni della moda, invitando stuoli di lettrici a lasciarsi andare ogni volta a un viaggio incantato, in bilico tra luoghi lontani e tempi andati o mai arrivati. Un’evasione onirica nel meraviglioso mondo della moda, quintessenza di pura bellezza e magica evocazione.

Fotografie di:
James Abbé, Miles Aldridge, Diane Arbus, Antony Armstrong-Jones (Lord Snowdon), Art Kane, David Bailey, Serge Balkin, André Barré, Michael Baumgarten, Cecil Beaton, Erwin Blumenfeld, Guy Bourdin, Henry Clarke, Clifford Coffin, Corinne Day, Baron Adolf De Meyer, Patrick Demarchelier, André Durst, Arthur Elgort, Hans Feurer, Toni Frissell, Arnold Genthe, Milton Greene, René Habermacher, Ben Hassett, Horst P. Horst, George Hoyningen-Huené, Mikael Jansson, Constantin Joffé, Bill King, William Klein, Barry Lategan, Peter Lindbergh, George Platt Lynes, Man Ray, Herbert Matter, Craig McDean, Frances McLaughlin-Gill, Raymond Meier, Gjon Mili, Lee Miller, Sarah Moon, Ugo Mulas, Nickolas Muray, Helmut Newton, Norman Parkinson, Irving Penn, Denis Piel, John Rawlings, Terry Richardson, Herb Ritts, Paolo Roversi, Franco Rubartelli, Richard Rutledge, Satoshi Saïkusa, Daniel Sannwald, Jerry Schatzberg, David Seidner, Charles Sheeler, Edward Steichen, Bert Stern, Sølve Sundsbø, Mario Testino, Michael Thompson, Eric Traoré, Deborah Turbeville, Inez Van Lamsweerde/Vinoodh Matadin, Willy Vanderperre, Tony Viramontes, Chris von Wangenheim, Tim Walker, Albert Watson, Ben Watts, Bruce Weber.

La mostra è accompagnata da un libro-catalogo edito da Contrasto con la prefazione di Todd Brandow, saggi di Nathalie Herschdorfer, Sylvie Lécailler, Olivier Saillard e un’intervista esclusiva con Franca Sozzani direttore di Vogue Italia.
La mostra è un progetto realizzato dalla (FEP), Foundation for the Exhibition of Photography, Minneapolis/Paris/Lausanne, in collaborazione con Forma.

Fashion – Un secolo di straordinarie fotografie di moda dagli archivi Condé Nast
Fondazione Forma per la Fotografia, piazza Tito Lucrezio Caro 1, Milano
Dal 17 gennaio al 7 aprile 2013
Tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00 – Giovedì e Venerdì fino alle 22.00 – chiuso il Lunedì
www.formafoto.it - tel. 02 58118067 

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