giovedì 21 febbraio 2013

LEISURE_Vionnet e Thayaht: una mostra al Poldi Pezzoli







Come nelle migliori tradizioni che si rispettino, arte e moda rivelano di essere due discipline che si attraggono reciprocamente, sviluppando liaison dagli esiti stupefacenti, a validazione della loro intima intesa quali espressioni figurative dello stile e dell’eleganza. Sebbene in modi diversi, infatti, arte e moda attingono alla più autentica tradizione culturale dell’epoca e/o del luogo al quale si riferiscono, tramandandone le caratteristiche, i dettami, le ispirazioni, i valori. Rappresentano, in altre parole, uno studio figurato di un tempo e di uno spazio, conferendo una sorta di eternità esistenziale.
Nel momento in cui si incontrano, mostrando in quale misura sono in grado di influenzarsi reciprocamente, dando l’una all’altra – e viceversa – stimoli e interpretazioni, capisaldi per la mise en place di nuove visioni e chiavi di lettura della società. Proprio in virtù di ciò, la loro contaminazione risulta sempre meravigliosamente sorprendente: mai scontata o banale, non passa inosservata, bensì invita lo spettatore a un’indagine approfondita che si spinge oltre la mera apparenza formale di abiti e accessori, confermando la sua ragione d’essere nella più profonda reminiscenza artistica.
Protagonista ora di un simile occhio d’analisi, la fertile collaborazione tra Madeleine Vionnet e l’artista futurista Thayaht, visibile in una mostra organizzata dalla Maison Vionnet, in collaborazione con W, negli spazi del Museo Poldi Pezzoli di Milano, dal 21 al 25 febbraio 2013 in occasione della settimana milanese della moda. Già dal titolo - "Thayaht. Between art and fashion" – l’esposizione rivela il suo lato topico, ossia l’indagine tra arte e moda; a corollario, l’allestimento che conta 61 disegni recentemente acquisiti e mai esposti nei quali prende vita il lavoro a quattro mani tra Madeleine Vionnet e Thayaht, al secolo Ernesto Michahelles (1893– 1959), pioniere dell'industrial design e inventore, tra molte altre cose, della Tuta.
Due vite che in molte occasioni, in particolare dal 1919 al 1925, hanno avuto modo di incontrarsi: l’artista, infatti, dapprima aveva realizzato il logo della Maison per poi essere coinvolto in un progetto ben più ampio e complesso, diventando traduttore visivo e interprete artistico della stilista. In altre parole, a lui va il merito di aver riprodotto per anni i capi inventati da Madeleine Vionnet, che non era solita disegnare ma, piuttosto, lavorare direttamente su un manichino miniaturizzato alto ottanta centimetri, in prestigiose illustrazioni dallo stile inconfondibile, molte delle quali pubblicate sulle pagine della Gazette du Bon Ton, la più sofisticata rivista di moda dell’epoca. Un modo per così dire antesignano delle recenti campagne di moda su carta stampata e dei moderni look book.
L’interesse per la geometria del taglio e la libertà dei movimenti contraddistinguono il lavoro di Thayaht, che si traduce in un linguaggio visivo unico, togliendo ogni inibizione e conferendo dinamismo. La moda assume così una particolare visione, quintessenza di cultura e progresso nonché testimonianza dell’approccio unico e inconfondibile di Madame Vionnet, devoto alla liberazione del corpo da ogni costrizione.
Un’heritage importante, che ancora oggi torna ricorrente in ogni collezione, a dimostrare che il futuro della Maison non può prescindere dal glorioso passato, anzi, deve recuperarlo e attualizzarlo. Si crea, così, una fluida continuità tra le radici e il domani, passando per un presente fatto di ispirazioni e ricerca. Una sperimentazione che, doviziosa e puntuale, ripercorre i fasti d’archivio per rileggerne in chiave contemporanea i dettami immortali. Ancora oggi, la Maison lavora su manichino, drappeggiando a mano come era solita fare la stessa Vionnet, che in Thayaht aveva trovato l’artista in grado di interpretare il suo stile con un senso di movimento e colore.
Oltre ai sessantuno disegni, in mostra anche una particolare creazione d'archivio, fotografata attraverso una speciale tecnica tridimensionale.
Un’esposizione che sottolinea il programma culturale di Madeleine Vionnet, volto al recupero delle tradizioni, e, al tempo stesso, afferma l’importanza del dialogo tra Italia e Francia, veri protagonisti del presente della Maison, improntato a un futuro che, con lungimiranza, guarda al passato.

Thayaht. Between art and fashion
Museo Poldi Pezzoli
Via Gerolamo Morone 8-12, Milano
Dal 21 al 25 febbraio 2013 

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