martedì 12 febbraio 2013

STYLE_Preview primavera/estate 2013












Col qualche tempo d’anticipo è giunto comunque il momento di guardare alla stagione che verrà per capire in fatto di stile e tendenze cosa ha da proporre. Pronti quindi a immergersi in un mondo immaginifico, in bilico tra sogno e realtà, dove tutto assume un’allure particolare, mostrandosi nella sua essenza più profonda. Dicendo di sé e delle visionarie interpretazioni che l’hanno ispirato. Visioni che conducono inevitabilmente a un viaggio tra Oriente e Occidente, mixando culture e identità. Si indosserà, pertanto, un nuovo abito o una nuova personalità? Questo l’emblema della prossima stagione.
Decostruzioni geometriche e fascino del Levante diventano, quindi, i leitmotiv sui quali si sviluppa la primavera/estate 2013.
Si comincia da un classico intramontabile e, proprio per questo, immancabile: il bianco e nero. Un grafismo eclettico dagli effetti e dai rimandi optical. Da Balenciaga la gonna a taglio a sbalzo, ripresa dagli archivi della Maison, si ripropone in quest’elegante binomio cromatico, scolpendo la silhouette nelle sue forme essenziali.
Lanvin, invece, punta il cuore della sua collezione su uno smoking destrutturato, dove l’unica tracciabilità stilistica di questo capo nella sua versione tradizionale è rappresentato dal rever bianco a contrasto sul raso di seta nero.
Bando alle geometrie chez Chanel che propone una maglia dal motivo sailor in versione extra-large. Un over adorato anche da Maison Martin Margiela che fa degli abiti dai tagli netti a vivo il must grazie al quale esprimere una creatività intatta e sorprendente. Over, giocato con nuance pure e texture compatte, anche chez Marni, dove la gonna color rosa confetto si sposa con il top in eco-pelle petrolio. Nasce così, quasi per incanto, una nuova silhouette, razionale e pulita.
E se la geometria è uno dei capisaldi per la prossima stagione, ben vi stanno, allora, i tocchi di cubismo grafico proposti da Acne con i suoi quadrati, che molto rimandano alle opere di Mondrian, oppure l’abito a “uovo” giocato sull’alternanza simbiotica di luci e ombre, tra il rosa Elsa Schiaparelli e il bianco latte, proposto da Chanel, quasi fosse un tributo all’arte digitale, o, ancora, il soprabito di Fendi sul quale emergono quasi in 3D i cubi multicolor, creando un nuovo spazio visivo.
Lasciando l’Occidente alla volta dell’Oriente, Etro si ispira ai tagli del tradizionale kimono, tra fiori dipinti o ricamati, per dare vita a casacche da portare legate in vita e abbinate a cropped-pants.
Quintessenza d’eleganza, invece, la collezione di Giorgio Armami, che ancora una volta valida i canoni stilitici della sua estetica sempre più rivolta a una donna raffinata e di buon gusto: a troneggiare su tutto, un completo tre pezzi, composto da pantaloni ampi, top e giacca in lino grezzo, per un orientalismo divinamente daily wear.
Stile metropolitano, mixato a note grunge, per total look a check multicolor da Dries Van Noten e black&white per i pantaloni di 3.1 Philip Lim. A corollario di questo stile, dettagli metal come la borsa di Stella McCartney. Sulla stessa scia, anche se concepito con note di fondo decisamente diverse, l’abito da cocktail di Christian Dior: un mini dress monospalla di duchesse e organza metallica.
Per quanto concerne il colore cult della primavera/estate che verrà, sembra trionfare il giallo, in tutta la sua elettricità e brillantezza, sbaragliando anni di neon e nuance tropicali. Gucci lo propone con un trench, mentre M Missoni reinterpreta un classico abitino bon ton in piquet e san gallo di cotone. Modernismo, invece, nella rivisitazione di Louis Vuitton, che sceglie un damier (tema caro alla Maison) bianco e lime. 

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