mercoledì 28 dicembre 2011

PEOPLE_Guillaume Hinfray: il lusso ai nostri piedi









Un piercing le signe distinctif, ma ancora di più l’elemento di rottura dai canoni convenzionali, che dà un’anima punk-chic a una collezione di calzature ribelle ma estremamente luxury, che di nome fa Guillaume Hinfray. Ecco allora uno stivaletto dall’esprit squisitamente parisien mostrare due piccole boules all’estremità della caviglia, così come una décolletée guerriera lasciar oscillare una pin metallica dallo stiletto.
Elementi identificativi, cifre stilistiche inconfondibili di un brand giovane ma già arrivato alla maturità dei codici estetici con cui si propone. Guillaume Hinfray nasce nel 2002 dal sodalizio oggi ventennale di due fashion designer che sognavano di dar forma a calzature dall’anima cosmopolita ma dal sapore underground, gotiche quel tanto che basta, a volte fiabesche, irriverentemente maschili e concettuali. Sempre e comunque all’insegna del glamour più puro. Si diceva due anime…Marco Censi è la personalità più pragmatica, colui che rende possibili i più visionari sogni stilistici. Il normanno Guillaume Hinfray, invece, oltre a dare nome al brand, dona l’impronta sartoriale in virtù del suo passato targato haute couture presso maison prestigiose come Hermès, Lanvin e Rochas e corredato da esperienze made in Italy del calibro di Bottega Veneta e Salvatore Ferragamo. Due anime che divengono inseparabili in un’unica entità.
Due volte l’anno il loro appuntamento nel buen retiro di un colombage nel cuore della Normandia: un rifugio cercato per disegnare le nuove collezioni, complici una pace quasi onirica e un silenzio della natura che diviene loro musa ispiratrice. È in questo quadro fiabesco e a tratti surreali che prendono vita piccoli bijoux come “Leal” dal tacco arcuato come la capriata di una cattedrale e la pelle tagliuzzata a mano, che rivela una morbidezza simile a quella del velluto di seta, o ancora le décolletées realizzate in branzino e dall’interno in raso.
Scarpe di altissima qualità, in cui la cura del dettaglio e la ricerca di materiali spesso inusuali sono protagonisti di ogni fase di lavorazione, dalla progettazione alla produzione effettiva.
Un lusso unconvetional, spiccatamente privato e per veri intenditori, sicuramente nonseasonal. Lo stesso lusso che da Bergdorf Goodman e Barney’s (uniche mecche elette fino a poco fa in cui trovare queste meraviglie) è approdato a Milano e si può respirare nella prima Intimate Boutique, aperta in via Cerva. Non il classico negozio, bensì un accogliente e intimo salotto, dall’allure shaggy-chic. Un luogo dedicato, dove nessun dettaglio è lasciato al caso, dalle opere d’arte come Change the way you see everything all’imponente lampadario in cristallo dal peso di 80 kg, per non parlare delle poltrone. Un lusso trasandato di grande charme, incontro tra arte e moda.

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