venerdì 9 dicembre 2011

ENTERTAINMENT_"Ora", il nuovo singolo di Jovanotti: slancio vitale ed entusiasmo per guardare al futuro


Fresco d’uscita, il nuovo singolo di Jovanotti"ORA" – title track, tra le altre cose, del suo ultimo album, vanta un particolare quanto invidiabile record: è il primo filmato in 3D che per essere visualizzato non necessita degli appositi occhialini né di monitor speciali. Basta un semplice schermo, anche quello di un cellulare. La magia si nasconde nell’utilizzo da parte di Michele Lugaresi, che ha curato la regia e il montaggio, di una tecnologia low-fi a base di due sole fotocamere in funzione video, posizionate a breve distanza l’una dall’altra. Non attori professionisti i protagonisti del video, bensì persone ritratte nella loro quotidianità, in particolare mentre lavorano. Via libera quindi a calzolai, panettieri, dentisti, fioristi, meccanici, ecc. Un concentrato di “normalità” per mostrare quanto di esclusivo vi sia nella vita di tutti i giorni, per evidenziare che non bisogna pensare in grande per fare in grande…basta solo pensare e attivarsi con ingegno e operosità in tutto quello che giornalmente ci viene posto come una speciale occasione di confronto con gli altri e affermazione con noi stessi. Per affermare il nostro lavoro e quello degli altri, la nostra vita e quella altrui: semplici tessere di un mosaico intricato quale è la società; tessere che si compongono e ricompongono nel loro essere, per guardare con speranza all’avvenire, affrontandolo in tutta la sua ricchezza. Per assaporarne i momenti piacevoli, cogliere le sfide, superare con coraggio le difficoltà. E alla fine aver scalato la montagna, quella stessa montagna che nel testo di ORA sarà la più alta in assoluto se non verrà scalata. Un testo quintessenza di una verità tanto profonda da essere spesso ignorata da parte di ciascuno di noi, vuoi per comodità vuoi perché tacciata di retorica. E allora soffermiamoci sulle magiche parole di questa canzone – vero e proprio inno alla vita e all’azione, intese nella loro accezione più pulita e sincera. Perché se è vero - ed è vero - che “non c’è scommessa più persa di quella che non giocherò” scommettiamo il tutto e per tutto, non lasciando nulla per intentato. E anche se il nostro avvenire è già scritto dentro ad uno schema quando nasciamo, adoperiamoci comunque…si tratta della nostra vita ed è giusto affrontare il futuro con speranza, slancio ed entusiasmo, accettando le delusioni e le mortificazioni spesso collegate alle nostre azioni. Pena l’odiosa sensazione di rimpianto per il non fatto e il non detto o, più in generale, per non aver inseguito con tenacia i nostri sogni.


“Dicono che è vero che quando si muore poi non ci si vede più
dicono che è vero che ogni grande amore naufraga la sera davanti alla tv
dicono che è vero che ad ogni speranza corrisponde stessa quantità di delusione
dicono che è vero sì ma anche fosse vero non sarebbe giustificazione
per non farlo più, per non farlo più
ora  

dicono che è vero che quando si nasce sta già tutto scritto dentro ad uno schema
dicono che è vero che c’è solo un modo per risolvere un problema
dicono che è vero che ad ogni entusiasmo corrisponde stessa quantità di frustrazione
dicono che è vero sì ma anche fosse vero non sarebbe giustificazione
per non farlo più, per non farlo più
ora 

non c’è montagna più alta di quella che non scalerò
non c’è scommessa più persa di quella che non giocherò
ora

dicono che è vero che ogni sognatore diventerà cinico invecchiando
dicono che è vero che noi siamo fermi è il panorama che si sta muovendo
dicono che è vero che per ogni slancio tornerà una mortificazione
dicono che è vero sì ma anche fosse vero non sarebbe giustificazione
per non farlo più, per non farlo più
ora 

non c’è montagna più alta di quella che non scalerò
non c’è scommessa più persa di quella che non giocherò
ora
ora
ora…”

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