Giovedì 23 maggio alle 19.00 la mondanità di Milano incontra la solidarietà. Presso
il Mercedes Benz Center di Milano
(via Gottlieb Daimler 1), partner ufficiale della serata, va in scena
l’esclusiva presentazione in anteprima del libro “Le mie
amiche dicono che…”. Un appuntamento speciale, ospitato in uno
spazio prestigioso e avveniristico come quello del più grande centro del
marchio Mercedes Benz nel Sud Europa e condotto da Melba Ruffo di Calabria (ingresso rigorosamente su invito).
Edito da Electa, il libro - in libreria dal 4 giugno - rappresenta il
coronamento di un sogno, intrapreso e portato avanti grazie all’aiuto di 51
amiche speciali che svelano i loro indirizzi milanesi segreti, nascosti ai
più e spesso anche a Internet, gelosamente custoditi e sussurrati a vicenda.
Suggerimenti utili e, al tempo stesso, sfiziosi, ma soprattutto rari e
preziosi, svelati eccezionalmente per sposare la nobile causa della fondazione umanitaria “City of Joy Aid” di Dominique Lapierre,
attiva dal 1982 per il sostegno dei bambini che affollano le bidonville di
Calcutta e alla quale andranno parte dei proventi ricavati dalla vendita del libro nel corso della serata.
Un prezioso divano liberty da sistemare? Un’asola
senza bottone proprio su quell’introvabile tailleur haute couture? Chi
chiamare? Da chi andare? Di chi fidarsi ciecamente? Non c’è pubblicità o
annuncio che possa convincere o rassicurare: quando teniamo davvero a qualcosa ci affidiamo sempre e solo al
consiglio di chi ha provato, meglio se un amico, ancor più se fidato. Allora, perché non riunire tutti gli indirizzi
utili ma ignoti alla maggior parte delle persone? Non si tratta di un
inventario di negozi conosciuti ormai da tutti, ma, piuttosto, di una minuziosa raccolta di piccole realtà in
grado di risolvere quotidiane seccature così come di soddisfare le esigenze più
raffinate. Dal signore che riassesta elettrodomestici armeggiando con il
martello alla stregua di una bacchetta magica, alla sarta che grazie al suo
tocco d’oro fa rinascere il nostro abito più prezioso, maldestramente rovinato.
Persone, insomma, a cui affidarsi pienamente perché già “testate” e che, di
conseguenza, non esiteremmo un istante a consigliare al nostro migliore amico.
Scoprirle e condividerle con chi ne trarrà altrettanta soddisfazione, pertanto,
diventa un modo per ritrovare il piacere del locale e della bottega nell’epoca
in cui spopola il globale.
240
pagine tutte da sfogliare e gustare con sorpresa e curiosità, come se si
aprissero i taccuini privati di alcune fra le protagoniste più chic della vita
meneghina di oggi. Signore
milanesi raffinate e dinamiche che, oltre a svelare i propri luoghi del cuore,
hanno accettato di raccontare se stesse rispondendo con entusiasmo, e anche con
un pizzico d’ironia, a un divertente questionario di Proust che ne rivela
tratti caratteriali e gusti personali. “Le mie amiche dicono che...”
diventa così un’irrinunciabile
guida pratica, con la leggerezza di un diario e, al contempo, l’ambizione di
svelare lo spirito easy chic, glamour e inaspettato, più nascosto di Milano, e
non solo. Dal ristorante alla pasticceria più amata,
fino all’insostituibile coiffeur: tutti “indirizzi must” da annotare e sperimentare per non rimanerne “mai
più senza”! Il libro svela così una piccola miniera di
riferimenti inediti, per stupire e per stupirsi: idee insolite, mete particolari, attività
bizzarre e indirizzi culto, oltre agli immancabili coup de coeur. E ancora beauty secret, indirizzi top, vintage cult
e caffè couture: location da non perdere, all’insegna di un mood ricercato, dal
fascino senza tempo. Un libro da tenere
sempre con sé per non perdersi nulla di una città magica che ha tanto da
svelare e per essere sempre pronti ad affrontare ogni situazione con stile,
eleganza e senso pratico.
Ma non solo…un piccolo gesto con cui fare del bene e adoperarsi per gli altri.
Come anticipato, tutti i narratori e i redattori speciali hanno contribuito alla raccolta dei fondi che saranno interamente devoluti alla fondazione
umanitaria “City of Joy Aid” di Dominique Lapierre.
Fondata e finanziata dallo scrittore e da
sua moglie nel 1981 in India, originariamente aiutava i
bambini dei sobborghi di Calcutta sofferenti di lebbra; ad oggi opera in
diversi Paesi
a favore delle persone più svantaggiate attraverso una rete di cliniche,
scuole, centri di riabilitazione e barche ospedale.
Negli ultimi 30 anni, grazie
alle royalties generate dai bestseller internazionali di Dominique Lapierre,
agli introiti delle sue lezioni e alle tante donazioni spontanee dei lettori,
l’organizzazione ha realizzato
importanti progetti accompagnati da programmi di educazione, auto-assistenza,
sviluppo rurale, emancipazione femminile, riabilitazione e ricostruzione.
Ecco qualche numero: circa 9.ooo
i bambini curati
affetti da lebbra e da malattie causate da malnutrizione; più di 2 milioni i tubercolotici assistiti; 645 i
pozzi creati per l’acqua potabile e 102 le
scuole fondate; ha inoltre fornito assistenza medica a circa 5 milioni di malati nel mondo e insegnato a leggere e a scrivere
alle donne di un migliaio di villaggi.
La sede dell’organizzazione è
a Calcutta mentre, a livello locale, City of Joy Aid si avvale della
collaborazione di organizzazioni
indipendenti per lo sviluppo sociale attraverso ONG attive sul territorio: 9 in India, 1 in
Guatemala, 1 in Africa del Sud e 1 ad Haiti.
Dominique
Lapierre,
nato in Francia nel 1931, esordisce nel 1947 con il libro Un
Dollaro Mille Chilometri che
diventa il primo di una lunga serie di best seller internazionale di successo
cui seguono, dal 1954, in sodalizio con Larry Collins, alcuni dei libri più
memorabili del 1900: Parigi brucia?, Alle
5 della sera, Gerusalemme Gerusalemme,
Stanotte la libertà, Il quinto cavaliere.
La sua vita e il suo lavoro
sono caratterizzati da molti incontri e decisive esperienze fin da
giovanissimo, a partire da Un
Dollaro Mille Chilometri, il
racconto di un’avventura che inizia a 17 anni quando lascia Parigi con soli 30
$, lavora a bordo di una nave, sbarca negli Stati Uniti e viaggia per 30.000
miglia lungo il continente Americano. Da allora vita e letteratura sono state
un susseguirsi di nuove storie ed esperienze.
Dopo aver fondato nel 1981 City of Joy Aid, Dominique Lapierre rimane oltre
due anni a Calcutta per visitare i suoi "figli" raccontando
quest'esperienza in La città della gioia: questo libro, che è diventato anche un film, ha venduto
oltre otto milioni di copie e racconta la storia dell'epica
sopravvivenza della popolazione di uno dei sobborghi più poveri dell'India.
A Calcutta Dominique Lapierre diventa un intimo
collaboratore di Madre Teresa, che gli concede l'esclusiva per un film sulla sua vita e
sul lavoro delle sue sorelle, Le
Missionarie della Carità, con
protagonista Geraldine Chaplin. Nel 1991 lo scrittore ha pubblicato Più
grandi dell'amore e nel 1997 Mille
Soli, una cronaca dei personaggi e
degli eventi che hanno plasmato la sua vita da filantropo. L'ultimo romanzo, Mezzanotte
e cinque a Bhopal è il vero e proprio reportage
di una tragedia annunciata.
I suoi scritti sono stati
premiati con il prestigioso Humanitas Prize per gli alti valori morali comunicati.
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