venerdì 27 aprile 2012

LEISURE_Moda e fotografia protagoniste a Hyères




Nel cuore della Costa Azzurra vi è un angolo delizioso che più di ogni altro sembra aver mantenuto il gusto autentico del passato. Tra Belle époque, centro antico e vicoli suggestivi, la città di Hyères mantiene un allure unico e magico, reso ancora più magnetico in questi giorni dalla 27esima edizione del Festival Internazionale di Moda e Fotografia. Moda, fotografia e arte contemporanea rinnovano ogni anno il loro tradizionale appuntamento a due passi dal mare, tra tocchi glamour e note rigorose, alla ricerca di una comune estetica senza compromessi. Dieci fotografi e altrettanti stilisti emergenti, sono i protagonisti di un avvicendarsi di eventi strutturati nell’arco di quattro giornate (dal 27 al 30 aprile) e di una serie di esposizioni visitabili sino al 26 maggio.
In mostra il loro talento, con lo scopo di ottenere la vittoria di uno degli ambitissimi premi – tra cui l’Oréal Jury Grand Prize, il Prix Chloé e il Grand Prix du Jury Photographie, sotto l’occhio vigile delle prestigiose giurie che vantano nomi come il fotografo Michael Wolf per la fotografia e Yohji Yamamoto per la moda.
Nelle immagini dei dieci fotografi finalisti (Jessica Eaton, Richard Kolker, Namsa Leuba, Hanna Putz, Florian van Roekel, Akira Somekawa, Brea Souders, Yasuyuki Takagi, Manuel Vazquez, Olga Cafiero), tutte in bilico sul filo sempre più sottile tra fotografia e arte contemporanea, ricorre una capacità di raccontare il presente per evocazioni, dettagli minimi, sussurri. Luci evanescenti e diafane presenze sembrano rincorrersi tra gli scatti: dal ghigno inquietante di un cavallo albino e dai veli di tulle appesi come fantasmi di ballerine fotografati dall'italo-svizzera Olga Cafiero, ai corpi bianchi, intrecciati e nudi ritratti dall'austriaca Hanna Puzt, fino alle linee tracciate dall'americana Brea Souders, che scopre geometrie simboliche nella spirale di una conchiglia o nella schiena bruciata dal sole di una ragazzina.
Il festival per l’edizione 2012 pare essersi ispirato alla ricerca di un’eleganza minimale e contemporanea, liberata da tutti quegli elementi di contorno spettacolare, rumoroso ed esagerato. Purezza ed essenzialità rappresentano il leitmotiv dell’intera manifestazione che trova nei lavori dei singoli artisti valide approvazioni.
Giovani talentuosi in gara ma non solo. Tra le mostre in programma, infatti, Yohji Yamamoto at Large, ispirata alla carriera del presidente della giuria Yamamoto, con gli scatti che hanno segnato le tappe del suo percorso creativo, e Pretty Much Everything, antologia degli oltre vent'anni anni di amore e di creazione condivisa di Inez Van Lamsweerde e Vinoodh Matadin, coppia di artisti-fotografi olandesi che ha saputo caricare di sensi nuovi la fotografia di moda, dando immagine ai desiderio, complessità all'apparenza, e creando icone che resistono al tempo.
Un fitto programma di appuntamenti anima le quattro giornate d’eventi, con workshop, seminari, conferenze che vedono la partecipazione d’illustri personaggi del mondo della moda, dell’arte e della cultura e mirano a indagare i possibili legami tra queste diverse discipline senza trascurare le forme di regolamentazione. Eventi nell’evento organizzati dalla Fédération française de la couture, du prêt-à-porter, des couturiers et des créateurs de mode, con la collaborazione della Camera Nazoionale della Moda Italiana, del DEFI e dell’Institut Français de la Mode.
Un appuntamento tradizionale che vede la moda catturata dalla fotografia e la fotografia evocare il significato più sublime di una forma d’arte dal retrogusto glamour. Due discipline che molto hanno a spartire, caratterizzate da reciproche contaminazioni ma soprattutto avvalorate nel loro essere da un confronto profondo, con il quale mettere a contatto le proprie peculiarità nella resa di un risultato incantato, somma espressione dell’arte figurativa umana e intellettuale.


IL FESTIVAL
Il Festival Internazionale di Moda e Fotografia di Hyères - diretto da Jean-Pierre Blanc dalla sua prima edizione, risalente a 27 anni fa – ogni anno scopre una decina di creatori di moda emergenti e altrettanti fotografi, sotto l’accurata selezione di una prestigiosa giuria, rappresentativa dell’intera filiera di queste due discipline artistiche.
Osservatorio di tendenze e piattaforma di debutto internazionale dedicato ai giovani talenti, Hyères ha presentato oltre 300 collezioni di stilisti provenienti da tutto il mondo e più di 130 lavori di fotografi internazionali. Parallelamente al concorso, nel corso di ogni edizione il festival presenta nella città di Noailles - disegnata negli anni ’20 da Robert Mallet-Stevens - numerose esposizioni che esplorano le contaminazioni tra arte, fotografia, moda e design. 
Anno dopo anno, complice un ambiente lontano dai clichés legati agli aspetti più patinati del mondo della moda, l’evento attrae un pubblico sempre più nutrito ed eterogeno vuoi per formazione vuoi per vocazione: creatori, imprenditori, responsabili uffici stile, agenti, galleristi, direttori di musei e fondazioni, rappresentanti, distributori, grandi magazzini.
Agli artisti in gara – stilisti o fotografi che siano – viene offerta una vera e propria opportunità professionale, in virtù della risonanza mediatica e della potenzialità dei contatti che fornisce.   
Aperto al pubblico, il festival invita quest’ultimo a prendervi parte attivamente, votando il defilé preferito (a cui è possibile assistere gratuitamente) e decretando in tal modo il vincitore del Prix du public.

IL CONCORSO MODA
Nel corso delle tre giornate del Festival, i giovani creatori selezionati presentano dapprima singolarmente le loro collezioni ai membri della giuria e poi agli operatori del settore e al pubblico sottoforma di tre defilé.
Il concorso ha tenuto a battesimo talenti consacrati nell’olimpo dei divini: Viktor & Rolf, per esempio, sono passati dalla ridente cittadina francese per approdare all’universo fashion internazionalmente riconosciuto.
Una delle caratteristiche peculiari del Festival di Hyères sta proprio nell’interesse che ha sempre suscitato nelle prestigiose personalità succedutesi nella composizione della giuria, tra cui John Galliano, Jean-Charles de Castelbajac, Jean Colonna, Martin Margiela, Martine Sitbon, Ann Demeulemeester, APC, Mariot Chanet, Helmut Lang, Gilles Dufour, Véronique Leroy, Michel Perry, Alexander Van Slobbe, Philip Treacy, Hussein Chalayan, Gaspard Yurkievich, Bernhard Willhelm, Bless, Christophe Lemaire, Karl Lagerfeld, Lutz, José Lévy, Jean Paul Gaultier, Pierre Hardy, A. F. Vandevorst, Yvan Mispelaere, Anna Sui, Christian Lacroix, Azzedine Alaïa, Riccardo Tisci, Haider Ackermann, Kris van Assche, Dries Van Noten, Raf Simons.
In un contesto poco favorevole ai brand emergenti, il festival sviluppa tutte quelle condizioni che agevolano l’ingresso sul mercato di nuove realtà, avvalendosi d’importanti partnership come Puntoseta, che mette a disposizione dell’estro creativo originali tessuti stampati, e Swarovski Elements. O come Première Vision, che invita i candidati selezionati dal 14 al 16 febbraio, mettendoli in contatto con gli espositori che li possono sostenere nella realizzazione delle loro collezioni destinate al festival con materie prime e servizi di vario genere.  


IL CONCORSO FOTOGRAFIA
Per il dodicesimo anno consecutivo – e sotto la direzione di Michel Mallard e Raphaëlle Stopin - il festival apre le porte alla fotografia. Il principio alla base dell’iniziativa è molto semplice: svolgere la medesima funzione sviluppata con i giovani creatori, mettendoli in relazione con i professionisti del mondo dell’arte e della stampa, per creare le condizioni per un futuro promettente e stimolare le collaborazioni.
Il festival rappresenta in tal modo un trampolino di lancio internazionale da un punto di vista artistico, editoriale e commerciale, data la visibilità dell’evento e l’esclusività degli attori chiamati in gioco a vario titolo. I lavori degli artisti in gara sono esposti con mostre collettive ma anche, e soprattutto, con piccoli focus di portfolio. 

Nessun commento:

Posta un commento