venerdì 6 dicembre 2013

PEOPLE_Stuart Weitzman: scarpe per ogni occasione











Nome dal suono tedesco, ma Stuart Weitzman è nato a New York dove tuttora vive per la metà del suo tempo, trascorrendo il restante a Elda, nella zona di Alicante in Spagna, dove produce le sue seicento paia di scarpe all’anno, tanto da essere diventato “Don Stuart Weitzman”, massimo titolo d’onore spagnolo conferitogli per il contributo che con la sua attività dona all’industria calzaturiera iberica.
Figlio d’arte, Weitzman ha preso le redini dell’attività paterna insieme al fratello maggiore a soli ventiquattro anni, alla morte del padre Seymour, complice l’innata passione per la calzatura e la preparazione imprenditoriale ottenuta con gli studi in economica alla Wharton School of Business. Figura originale ed eclettica, Weitzman oltre a essere un talentuoso designer e un abile modellista, è anche un oculato imprenditore. Sin da subito, la scarpa di lusso si rivela il suo obiettivo, con una predilezione per il red carpet, ma senza discriminare, al contempo, le donne normali, celebrandole come dive, complice un paio delle sue meravigliose stiletto. Se infatti il suo nome è legato a grandi successi mediatici come il sandalo in platino e sessantaquattro carati di diamanti indossato da Laura Elena Harring (l’attrice di Mulholland Drive) agli Oscar del 2002 (battuto poi all’asta per beneficenza e immortalato in un francobollo del governo spagnolo nel 2009), la sua produzione copre in realtà tutte le tipologie di calzature, dalla ballerina ai cuissard, con un’attenzione particolare al comfort e alla vestibilità qualunque sia il modello e l’altezza.
Amante di virtuosismi come i tacchi scolpiti, realizzati spesso con materiali inusuali come il cromo, l’acciaio e il bambù, Weitzman si distingue per il mix innovativo delle materie utilizzate, dalle pelli di rettile colorate, come il pitone dipinto a mano, alla seta, al pizzo, alla rete di alluminio, alla carta da parati e al vinile (nel 1982 le sue décolletées Cenerentola, in plastica trasparente, vendettero oltre settantamila paia).
Tra i modelli must del passato si trovano anche le décolletées Sheer Delight con ricami e merletti nonché i modelli disegnati negli anni ’80, tra i quali la rivisitazione di una linea di scarpe da sera resa famosa da Delman e Levine negli anni ’50 con esemplari tempestati di cristalli Swarovski. Segue poi la notorietà guadagnata con le calzature rétro rispolverate negli anni ’90, con la reintroduzione di décolletées e stivali con tacchi “Luigi”, fino alla rivisitazione della pump anni ’60 a tacco basso e punta quadra del 1995.
Al brand, inoltre, va riconosciuto il plauso di aver creato un mercato per le scarpe da sposa, offrendo un’ampia gamma di modelli decorati con dettagli in pizzo , satin e strass. Oltre alle due collezioni stagionali e alla linea “bridal”, Weitzman dedica alla notte degli Oscar e alle celebrities estimatrici delle sue creazioni (tra le altre Angelina Jolie, Eva Mendez, Eva Longoria, Kate Winslet) modelli speciali e unici. Tra questi, la scarpa-gioiello del 2006 realizzata utilizzando preziosi orecchini con rubini, zaffiri e diamanti appartenuti a Rita Hayworth. Una volta l’anno, inoltre, Weitzman coinvolge le clienti più famose in una serata di beneficenza da lui organizzata, la Celebrity Breast Cancer Auction, in cui mette all’asta modelli in raso bianco decorati o semplicemente firmati di persona da ogni attrice.  

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