giovedì 26 luglio 2012

STYLE_Il mondo a pois di Yayoi Kusama e Louis Vuitton















Oltre a quello col viaggio, Louis Vuitton vanta il prezioso e irrinunciabile rapporto con l’arte, un universo di significati, valori ed espressioni che contraddistinguono il carattere della Maison. Come dimenticare, infatti, le collaborazioni con esponenti contemporanei del calibro di Stephen Sprouse, Takashi Murakami o Richard Prince?
Una tendenza messa a punto dal direttore creativo Marc Jacobs e perpetuata con costanza e dedizione per indagare le infinite forme di contaminazione tra due mondi – l’arte e la moda- così apparentemente distanti ma, in realtà, più vicini di quanto si possa immaginare. L’una prende vita nell’altra, in un continuo rimando d’ispirazioni figurative che evocano precise istanza semantiche.
Forte di questa amorevole liaison, la Maison francese ha recentemente presentato la collezione “Louis Vuitton – Yayoi Kusama”. Un lancio mondiale coinciso con il vernissage della mostra Kusama al Whitney Museum di New York – visitabile sino al 30 settembre 2012 - e di cui Vuitton è partner; un omaggio all’artista giapponese Yayoi Kusama, per la quale Marc Jacobs nutre una grande ammirazione, e all’amore della Maison per l’arte. Frutto di una collaborazione tra Yayoi Kusama e Marc Jacobs, la collezione interpreta i lavori più emblematici della produzione decennale dell’artista, mettendone in luce i tratti caratteristici. Dai pois (polka dots) ai “nervi” biomorfici (nerves), dalla rete infinita (infinity nets) ai fiori (flowers) e alle zucche (pumkin), è tutto un esplicito e immediato rimando all’heritage artistica e personale di Kusama, reinterpretata in abiti, accessori, scarpe, borse e bijoux prêt-à-porter, divenuti la base su cui l’artista ha dipinto le sue particolari cifre stilistiche. Et voilà! come d’incanto, dispiegarsi un mondo a pois, tratto per antonomasia dello stile Kusama: pois trattati con colori intesi e negli abbinamenti più accessi, come bianco e rosso, giallo e nero, bianco e nero, bianco e blu, in un netto e deciso contrasto cromatico, volto a enfatizzare proporzioni, forme e volumi; pois che ricoprono abiti e accessori in maniera illimitata, giocando con i dettagli e lo spirito intrinseco di borse e co., sulle note di un moto perpetuo, in bilico tra equilibrio e fantasia, fatalità e illusione. Un dinamismo arzigogolato, dominato in apparenza da una certa stabilità, che conduce per mano all’incantato mondo di Kusama, fatto di colore e immaginazione. Un universo cinetico, in bilico tra il pop e il surreale, inquietante come può essere qualsiasi esplorazione che si addentri nei meandri dell’inconscio, m al tempo stesso energico e accattivante, intenso e attuale.
Una sorta di viaggio illusionistico che proietta lo spettatore dal suo luogo fisico a una dimensione impalpabile ma affascinante; complice l’allestimento ad hoc realizzato nelle vetrine delle boutique Louis Vuitton di tutto il mondo, è una pacifica proliferazione di inconfondibili segni ad accompagnare l’immaginario umano in questo meraviglioso viaggio: sculture per le vetrine dalla forma di “nervi” biomorfici, macro fiori e pois rossi su sfondo bianco, emblemi dello stile Kusama e delle creazioni realizzate per la collezione dedicata.  E se per Kusama questa collaborazione rappresenta il modo con cui veicolare  al mondo il suo messaggio “Love Forever” e rientrare a pieno diritto nel mondo della moda (già esplorato tra il 1967 e il 1969, realizzando sfilate, progettando abiti e aprendo una boutique), per Louis Vuitton diviene un’occasione per sviluppare una serie di azioni strategiche – come è tradizione della Maison -, volte a promuovere e ribadire il suo legame con l’arte. Diverse le tappe in cui il brand  s’impegna attivamente, a partire dalla retrospettiva a New York, organizzata dalla Tate Modern di Londra, in collaborazione con il Museo National Centro de Arte Reina Sofia di Madrid, Centre Pompidou di Parigi e il Whitney Museum of American Art di New York. In mostra, i 60 anni di produzione artistica e creativa di Kusama, con grande enfasi sui momenti di più intensa innovazione e i molteplici talenti dell’artista che, complice il riconoscimento e l’approvazione riscontrati da parte del pubblico, ha sperimentato un’incredibile gamma di esperienze e forme d’arte: dalla pittura al disegno, dalla scultura ai film, dalle performance alle installazioni immersive. La mostra si snoda cronologicamente, in una sequenza di stanze, ciascuna dedicata ad una diversa fase artistica: dalle tele ricoperte da infiniti motivi a pois ad ambienti travolgenti, la retrospettiva riflette la visione unica del mondo che Kusama ha da sempre manifestato. Retrospettiva, ma non solo. A conferma del suo impegno nel mondo dell’arte e in virtù dell’inaugurazione del progetto Young Arts Project a Londra, Louis Vuitton si è attivato in prima linea rendendo itinerante l’esposizione di Kusama: New York, infatti, rappresenta l’ultima tappa di un percorso che ha già toccato grandi capitali europee come Londra, Parigi e Madrid. A corollario, numerose opere d’arte sono state esposte all’interno di uno spazio dedicato nello store Louis Vuitton di New Bond Street. Last but not least, a dimostrazione della totale dedizione e dell’amore del brand per l’arte, la Maison ha messo a punto una divertente applicazione in grado di trasformare le immagini dell’artista in opere d’arte uniche e ispirate al suo inconfondibile stile. Un viaggio di stile visionario e artistico, cromatico e cinetico. Alla scoperta del fascinoso mondo di Yayoi Kusama, declinato sulle note di Louis Vuitton. 

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