lunedì 22 settembre 2014

BOOK_Visti&Scritti


Visti&Scritti è l’ultimo libro pubblicato da Ferdinando Scianna, nella collana In Parole di Contrasto. Un libro che chiude un ciclo personale - il ciclo della memoria - che comprende tre volumi. Prima di quest’ultimo vi sono stati, Ti mangio con gli occhi (2013, Contrasto) e nel 2001 Quelli di Bagheria. Ciclo della memoria perché rievoca l’infanzia e la prima giovinezza dell’autore in Sicilia, ma anche perché si avvale del tema del cibo come innesco del racconto. Nell’ultimo libro il fotografo siciliano raccoglie 350 ritratti realizzati in oltre cinquanta anni di mestiere. Per ogni ritratto Scianna ha scritto un testo che lo accompagna, tentando quindi un grande affresco autobiografico e dando vita a un libro memoria. Una lunga carrellata di icone, di sguardi, di pose, di istantanee in bianco e nero che tessono il percorso personale e professionale dell’autore.
I tre titoli insieme, inoltre, propongono un nuovo percorso narrativo per Ferdinando Scianna. L’autore, infatti, sperimenta e propone pubblicazioni nelle quali le fotografie si coniugano in maniera stretta e inscindibile con la scrittura. Il racconto fotografico diviene così finalizzato, andando ben oltre il semplice album e lambendo i confini di un territorio narrativo inedito, in cui i due linguaggi – scritto e per immagini – sinergicamente combinano la loro funzionalità. È così che nasce un nuovo tipo di racconto, impossibile da leggersi prescindendo dalle immagini né, relativamente alle fotografie, dalle parole che vi scorrono insieme e non accanto.
Un libro che, come gli altri due, deve la sua particolarità al rapporto dialettico, profondo e complice instaurato con l’art director Alberto Bianda.

Scianna concepisce i propri libri autonomamente, ma rispetto ai tre succitati (come anche, per esempio, per la grande monografia La geometria e la Passione, pure realizzata insieme) considera Bianda alla stregua di un coautore. In tal senso il suo contributo non è stato solo grafico e formale, ma molto più profondo, essendo entrato nel tessuto e nello spirito del libro stesso.

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