lunedì 7 aprile 2014

LEISURE_CHARLOTTE PERRIAND fotografa e designer











Architetto, urbanista, progettista collaboratrice di Le Corbusier, viaggiatrice solitaria e instancabile, unica per ingegno e anticonformismo, Charlotte Perriand è stata una protagonista del design del Ventesimo secolo e ha influenzato il modo di abitare contemporaneo. A quest’anima così eclettica la Galleria Carla Sozzani di Milano - in collaborazione con il Museo Nicéphore Niépce (Chalon-sur-Saône), Charlotte Perriand Archives (Parigi), Admira (Milano) e Cassina - dedica una mostra a cura di Jacques Barsac e Enrica Viganò che esalta il suo lavoro fotografico, complice la scoperta di alcune centinaia di negativi, conservati negli archivi.
Nel corso degli anni '30, infatti, parallelamente all’attività di designer, si dedica alla fotografia, attraversando l’Europa e realizzando immagini che diverranno fonte d’ispirazione per i suoi progetti ed elementi d’arredo nonché vere e proprio opere d’arte.
I soggetti si susseguono in un gesto di scelta intuitiva: registra, annota, imprime le forme (e le idee) che catturano la sua attenzione. E così la struttura metallica di un ponte, la trama della rete di un pescatore, un sasso diventano punti di partenza per la creazione dei suoi tavoli, librerie e poltrone.
Alla mostra il compito di presentare e indagare in maniera ampia e articolata il suo lavoro fotografico, meno noto al grande pubblico, ma non per questo privo di charme e valenza artistica, soprattutto perché alla base della costruzione del suo immaginario creativo. Per Charlotte Perriand la fotografia diviene il laboratorio della sua ricerca visiva e filosofica oltre che il manifesto del suo impegno politico.
Particolare l’allestimento che, accanto ad alcune delle sue opere di design, vintage e moderne, diventate vere icone del XX secolo, presenta una selezione di 55 fotografie provenienti dal Museo Nicéphore Niépce e dall’archivio di Charlotte Perriand.
La sua ricerca fotografica s’iscrive di diritto all’interno del movimento delle avant-garde, in cui pittori, architetti e fotografi lavorano fianco a fianco in un clima di condivisione e dove ogni espressione si arricchisce dello “sguardo” dell’altro. E’ con questo spirito e grazie all’amicizia con Fernard Lèger e Pierre Jeanneret che l’artista inizia a collezionare e a fotografare gli oggetti che trova nella natura: ossa, scheletri, rocce, radici, pietre...
“I nostri zaini – come lei stessa scrive – erano pieni di questi tesori...che noi battezzammo con il nome Art Brut ». Tra il 1933 e il 1937 porta avanti la sua sperimentazione fotografica, con la serie “Art Brut” e “Objets Trouvés”, rifacendosi all’idea di un ritorno alla natura intesa come bellezza primordiale, purezza delle linee e forza della materia.
Charlotte Perriand non ha mai esposto o pubblicato il suo lavoro fotografico, ad eccezione di alcuni fotomontaggi realizzati su commissione pubblica. Le sue fotografie come espressione di una peculiare creatività, sono state rivelate in parte nella mostra retrospettiva al Centre Pompidou a Parigi nel 2005 e nella mostra “Modernism, Designing a New World, 1914-1939” al Victoria and Albert Museum a Londra nel 2006 e successivamente nella mostra “Charlotte Perriand, de la photographie au design” al Petit Palais di Parigi nel 2011 e infine nel 2012 “Charlotte Perriand, la photographie pour un autre monde” presso il Musée Nicéphore Niépce a Chalon sur Saône, Francia.

Charlotte Perriand
fotografa e designer
Galleria Carla Sozzani, Corso Como 10, Milano
Fino al 4 maggio 2014
Tutti i giorni dalle 10.30 alle 19.30, mercoledì e giovedì dalle 10.30 alle 21.00 – Ingresso libero 

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