martedì 7 gennaio 2014

LEISURE_Veni, Vidi, Verdi



Il grande fermento milanese per il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi si arricchisce di un nuovo imperdibile appuntamento nell’ambito del palinsesto di oltre 80 eventi messo a punto da Comune di Milano ed Edison. Veni Vidi Verdi. La donna è mobile”, ensemble di videoinstallazioni create dall’architetto, progettista e scenografo Peter Bottazzi, è in scena fino al 26 gennaio 2014 presso il Cortile d’onore e gli spazi museali al primo piano di Palazzo Morando – Costume Moda Immagine di Milano. Al centro del progetto, la figura femminile – la “donna mobile” – cuore pulsante della produzione di Giuseppe Verdi e simbolo di un’Italia in rapida trasformazione nella società del nuovo millennio. Un’iniziativa ambiziosa, che vanta ambientazioni sonore e tecnologie musicali a cura del Centro di Ricerche Musicali – CRM e la consulenza artistica di Fortunato D’Amico, nonché il contributo straordinario del Comitato Nazionale per le Celebrazioni Verdiane ex L.12/11/2012 n. 206, la collaborazione del Polo Raccolte Storiche e Case Museo del Comune di Milano e la partecipazione di RICORDI & C. e Volume S.r.l.
Con le sue opere Giuseppe Verdi testimonia l’articolata complessità, dal punto di vista culturale, degli uomini del Risorgimento che porterà, nel 1861, all'Unità d'Italia e all'affermazione di valori ispirati agli ideali romantici e patriottici – spiega Peter Bottazzi. – La musica e il suo processo compositivo hanno similitudini evidenti con gli sviluppi di crescita della struttura e del tessuto connettivo di una società e, per germinazione empatica, richiama tutti quegli elementi che favoriscono l'organizzazione del pensiero formativo. In questo senso “Veni Vidi Verdi. La donna è mobile” è un progetto di natura interdisciplinare, omaggio anticonvenzionale all’artista, artigiano, filantropo, senatore, cosmopolita, uomo pubblico e del pubblico. Ovvero un indiscusso protagonista della vita culturale del XIX secolo.
Peter Bottazzi propone una reinterpretazione artistica di sintesi del pensiero verdiano. Qui la donna - come l’Italia che rappresenta – è “mobile”, perché in continuo divenire e alla costante ricerca di valori e ruoli da interpretare. Cantata, sognata, protagonista quasi assoluta dell’opera di Giuseppe Verdi, è la donna “mobile” che qui spiazza, reinventa e seduce. Attributi estrapolati e uniti al concetto di “operosità”, in cui il fare e l'assemblare oggetti, la loro manipolazione, diventano elementi essenziali nella ridefinizione della componente sonora e di azioni utili a creare un punto di lettura approfondito dell'immenso universo delle arti e dei saperi verdiani.
Palazzo Morando è così costellato di interventi sonori e installazioni che in alcuni casi coinvolgono in modo attivo il visitatore, consentendogli di sperimentare attraverso i cinque sensi una straordinaria conoscenza del fenomeno verdiano.
Documenti e materiali appartenuti a Giuseppe Verdi, provenienti dell'Archivio Ricordi, sono affiancati e integrati alle opere esposte, favorendo un'ampia interpretazione delle intenzioni e delle riflessioni del più importante e noto compositore del nostro Paese.

Veni Vidi Verdi. La donna è mobile
Fino al 26 gennaio 2014
Palazzo Morando – Costume Moda Immagine, Sala Conferenze, via Sant’Andrea 6, Milano
Orari: da martedì a domenica, 9.00-13.00/14.00-17.30. Chiuso il lunedì
Info: Tel. +39 02 884 65735 – 64532; www.civicheraccoltestoriche.mi.it; www.peterbottazzi.it  Ingresso libero

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