martedì 14 agosto 2012

ABOUT_Etro: un nuovo connubio arte e moda





Quante volte si parla delle contaminazioni della moda con le altre discipline artistiche o, più in generale, con le più svariate forme espressive? Innumerevoli gli esempi a disposizione, anche, ma soprattutto, in virtù di una semplice constatazione: la moda stessa è arte e, come tale, va da sé che affondi il suo essere profondo nella cultura, cercando e sposando interessanti liaison con cui avvalorare i suoi tratti e, al tempo stesso, offrire una nuova immagine di sé.
E se è vero che i tempi passano, le epoche si susseguono e la tecnologia diviene sempre più elemento imperante nelle nostre vite, la moda non sta sicuramente a guardare e - incline come è a lambire nuovi confini, spesso estranei al suo spirito tout court – attraverso la tecnologia stessa intraprende un nuovo cammino verso l’arte finemente intesa.
Lungimirante come le stampe paisley che da sempre ne contraddistinguono le creazioni, evocando viaggi e luoghi lontani, Etro ha sviluppato un progetto innovativo, antesignano nell’intendere e vivere il rapporto dell’arte della e nella moda, sperimentato nel corso dell’ultima sfilata uomo per mano di Kean Etro.
Un defilé “extraordinario” in tutti i sensi: il pubblico, seduto sui gradini di una costruzione ottagonale posta al centro della scena, ha assistito a un vero e proprio fashion show articolato su due livelli concentrici, due piani di lettura, distinti concettualmente e in termini di spazio, dove i modelli hanno sfilato circondati da melodie di antichi canti, rappresentate da continue trasformazioni di grafismi e colori. Una mise en scène per certi versi disorientante, poiché del tutto nuova, ma al contempo vera, toccante e vibrante. La circolarità della rappresentazione è divenuta la metafora con cui esprimere il vortice del cambiamento: il sapere e le tecniche appaiono stratificati, nella produzione di un risultato di straordinaria eleganza e classicità; la configurazione circolare rimanda simbolicamente all’origine attraverso un lungo viaggio in cui ci si può divertire con ritmo e leggerezza. Ogni insieme viene scomposto per risalire ai componenti primordiali: i colori nella loro singolare tonalità si animano, rappresentando il varco d’accesso alla dimensione onirica e dell’ispirazione. Un linguaggio nuovo, non ancora sperimentato né codificato, ma che abita già nella coscienza dell’essere umano, perché comprende il mondo dell’immaginazione e l’utilizzo della tecnologia che fa ormai parte della quotidianità. In pratica, la realtà viene decodificata in tempo reale, per riproporla sotto forma di complesse strutture tridimensionali navigabili, i Giganti. Il punto di partenza è sempre una fotografia che viene trasformata in opera pittorica digitale, attraverso una ricerca artistica sui colori che unisce grafica, 3D, fotografia e pittura digitale. Per dirla breve, si tratta di Arte Estratta, un concetto innovativo di generare e suggerire al grande pubblico nuove soluzioni visive che partano da un’immagine reale per estrarne grafiche ispirate a temi diversi. Nel caso di Etro, il punto di partenza sono stati i first look: presi nella loro essenziale eleganza formale, sono stati composti nelle cromie di base della tavolozza utilizzata, per declinarli in nuovi contesti, nuovi spazi, nuove dimensioni. Risultato? Un caleidoscopio di colori che si muove senza fine e senza continuità, alla volta della costruzione di una nuova idea dove non vigono gerarchie o ordini supremi. Ogni dettaglio ha la medesima importanza. L’estetica modaiola si approccia in questo modo a una nuova frontiera: se in prima istanza gli outfit di Etro si propongono nel loro classico rigore, un attimo dopo si trasformano in vortici di colori che danno vita a forme tridimensionali di arte tout court.
Lo stilismo si trasforma così in una sperimentazione continua e circolare, che coinvolge il pubblico in un’esperienza ad alto tasso emozionale. Imprescindibile l’incredulità, alla quale, però, è legata una spasmodica voglia di condivisione. Sulla scia che ogni dettaglio possa dare origine a nuove ispirazioni con cui approcciare il domani o, più in generale, il quotidiano. 

1 commento:

  1. Hai una scrittura dal lessico forbito, sei intelligente personale e, in una sola parola, autentica.Il tuo modo di scrivere affascina e fa, in un certo senso, respirare quella che io definisco "la cultura della moda".Sembri una cultrice non una semplice appassionata, dilettante e piena di sé. E' per questo motivo che sarebbe interessante se concedessi o scrivessi degli articoli per il mio progetto appena nato: http://it.enciclopediadellamoda.wikia.com
    Il portare avanti una wiki è , infatti, un onere talvolta pesante,un piccolo aiuto non guasterebbe, pensaci.
    RigillaMas

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