martedì 27 settembre 2016

PEOPLE_Elsa Schiaparelli



Elsa Schiaparelli nasce a Roma nel 1890 da una famiglia di intellettuali di origini piemontesi ma inizia a viaggiare sin da giovanissima. Lungimirante, eccentrica e d’indole irrequieta, colta e affascinante, con velleità da scrittrice – stroncate sul nascere dalla famiglia dopo la pubblicazione di una raccolta di poesie erotico-amorose -, inizia il suo percorso creativo nell’alta sartoria, divenendo una delle figure di riferimento della storia della moda.
 Nel 1924, da New York fa rotta su Parigi e, complice l’incoraggiamento dello stilista francese Paul Poiret, Schiap, come viene chiamata affettuosamente dagli amici, dà avvio a quella che diverrà una sfolgorante carriera.
La sua stravaganza, il suo anticonformismo e la sua straordinaria capacità di guardare sempre un po’ più avanti degli altri, le permettono di precorrere i tempi in modo brillante, anticipando tendenze e dettando stili. Ne sono un esempio l’idea di sviluppare le collezioni intorno a un unico tema nonché la spettacolarizzazione delle sfilate, così come la pioneristica scelta di materiali come il tweed, il tessuto “escorce d’arbre” (goffrato scorza d’albero) o l’uso di fibre artificiali.
 Inconfondibile, inoltre, la maglieria: golf ingentiliti con grandi fiocchi trompe-l’oeil in stile optical bianco e nero, “pullover raggi X”, che disegnano la struttura dello scheletro umano come in una radiografia, maglioni tatuaggio.
Nel 1927 apre la sua prima boutique parigina. L’influenza dell’arte figurativa nella sua moda è evidente e le frequentazioni con i grandi artisti del cubismo e del surrealismo ne validano l’essenza. 
Nel 1933 è la volta di Londra, dove inaugura un nuovo atelier. Nel 1935 l’atelier parigino si sposta in place Vendôme, aprendo le porte al prêt-à-porter, abiti e oggetti pronti alla vendita e all’uso con taglie standard e lavorazioni in serie. Un’innovazione epocale, progenitrice della moda contemporanea.
Donna di grande classe, icona di stile, eterna rivale di Mademoiselle Chanel, di cui non approvava la contaminazione di genere e guardaroba maschile-femminile, Schiap lancia talenti del calibro di Hubert de Givenchy, Pierre Cardin e Philippe Venet.
Nel 1954, complici le evoluzioni della moda e la bancarotta, è costretta a soccombere a chiudere.
 Nello stesso anno pubblica la sua splendida autobiografia, Shocking Life (nel cui titolo echeggia anche una rivoluzionaria ideazione, la tonalità cromatica rosa shocking, per l’appunto): la vita anticonformista di un’artista della moda.
 Elsa Schiaparelli muore a Parigi nel 1973, ma proprio in questi ultimi anni, per la precisione nel 2013, la Maison viene rilanciata: acquistata da Diego Dalla Valle, già promotore della rinascita del band Roger Vivier, presenta la sua collezione d’alta moda. A seguire la direzione creativa, un turnover di stilisti di fama mondiale a cominciare da Christian Lacroix.

Della serie, un mito che non tramonta mai

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